A Milano si festeggia un secondo Capodanno

Per l’anno del maiale 15 giorni di eventi in città e nell’hinterland

Da qualche anno, a Milano, i fuochi d’artificio non si sparano solo il 31 di dicembre. C’è un secondo Capodanno festeggiato con entusiasmo da migliaia di persone: è quello cinese, che cade il 5 di febbraio e viene celebrato per ben due settimane.
Il 2019, secondo l’astrologia orientale, è l’anno del maiale. Un animale fondamentale per l’economia domestica cinese, simbolo di generosità. I nati sotto questo segno sono persone mansuete, affidabili, comunicative, vagamente ingenue e fortunate professionalmente. Come ogni festa tradizionale, il Capodanno, anche detto ‘Festa di primavera’, è accompagnato da una grande varietà di usanze, che non differiscono troppo da quelle italiane. La vigilia si passa in famiglia, mentre il giorno stesso di Capodanno è trascorso assieme agli amici e alla famiglia allargata. L’usanza vuole che ci si vesta di rosso, colore che spaventerebbe il mostro Nian e porterebbe fortuna, inoltre gli anziani regalano buste rosse con all’interno qualche banconota di buon auspicio. È severamente vietato farsi lo shampoo o pulire casa, poiché laverebbe via la buona sorte. A Milano, che conta 29mila residenti di origine cinese, una delle comunità più numerose d’Italia, i festeggiamenti sono accolti con fervore. L’evento più atteso è la grande sfilata di carri cinesi in via Paolo Sarpi, prevista per domenica 10 febbraio alle 14. Ma dall’inizio di febbraio sono iniziati anche i laboratori dell’Istituto Confucio alla Biblioteca Cadioli di Sesto San Giovanni, il prossimo appuntamento è previsto per martedì 19 alle ore 18, con un workshop di calligrafia cinese. Per iscriversi è possibile contattare l’Istituto via mail: info.confucio@unimi.it. Tornando a Milano, in largo La Foppa si può ammirare una grande installazione gonfiabile a forma di maiale a cura di Cathay Pacific, mentre fino al 10 febbraio in via Montenapoleone è allestita una mostra fotografica a cielo aperto di Liu Bolin, l’artista cinese che si mimetizza con l’ambiente, noto anche come ‘The Invisible Man’.
Fanno la loro parte anche i negozi e le boutiques, che da via Montenapoleone alla Rinascente sono addobbati a festa fino al 17 febbraio. Menù speciali e addobbi anche nei ristoranti etnici, ormai numerosissimi e molto apprezzati. La festa delle Lanterne prevista per martedì 19 chiude le settimane di festeggiamenti, testimonianza di una città gioiosamente multiculturale.