Fondazione nidi: genitori e comitati non ci stanno

Immagine precedente alla pandemia

Pizzocchera: «Si tratterà di un organo di partecipazione»

Non si arresta la corsa della giunta verso la costituzione di una Fondazione che non gestirebbe più solo i nidi ma tutto il welfare cittadino, che tocca bambini, anziani e disabili.

E se l’assessore all’Educazione Roberta Pizzocchera procede a passo spedito tra commissioni consiliari e assemblee, i comitati e i coordinamenti dei genitori sono apertamente contrari. Tanto da organizzare un’assemblea cittadina, tenutasi venerdì 6 all’oratorio di via Fogagnolo. In una sala piena di genitori e cittadini, l’assessore ha provato a rassicurare la platea spiegando come verrà strutturata la Fondazione. «Quella che si creerà è una ‘Fondazione di partecipazione’, il fondatore originario (il Comune di Sesto, ndr) partecipa attivamente alla gestione della fondazione, nominando per altro il Consiglio di Amministrazione. Altri fondatori aderenti potrebbero essere di tipo pubblico mentre i partecipanti istituzionali non entrerebbero nel merito della gestione. I sostenitori, infine, sono persone fisiche, cittadini e soggetti del terzo settore, che pagherebbero una quota per prendere parte all’assemblea o metterebbero a servizio le proprie professionalità proponendo e gestendo alcuni progetti specifici».

I genitori però, che hanno studiato il ‘modello Modena’, dove si è istituita una Fondazione proprio grazie alla spinta dei comitati di mamme e papà, hanno ancora dubbi sullo statuto della Fondazione sestese. «Riteniamo di dover essere inclusi in questo epocale cambiamento, come comunità genitoriale e cittadini», rimarcano. In una nota, gli esponenti di Comitato, Coordinamento e dell’associazione genitori ‘La Nostra Famiglia’ chiedono maggiore coinvolgimento con la «presenza di membri del Cda espressi da rappresentanze di utenti, l’apertura dell’assemblea all’ascolto da parte di genitori e lavoratori e la chiara definizione di chi sono i rappresentanti degli utenti in Cda e da chi sono proposti». Ma Pizzocchera, durante l’ultima commissione, ha chiarito che «l’assemblea della fondazione non comprenderebbe i genitori, a meno che non paghino la quota di sostenitori o sviluppino e poi gestiscano progetti. In ogni caso, il forum genitori verrà ascoltato proprio come oggi, all’interno dei servizi di Fondazione».

Critica allo statuto anche l’opposizione, che allerta: «Fatta così, rischia di essere un carrozzone. Come può un ente costituito in poche settimane mantenere gli standard qualitativi con personale assunto senza concorso e pagato poco e contemporaneamente gestire servizi per bambini, disabili e anziani»? Il Pd chiede che «l’approvazione dell’ente sia rinviata, che vengano aperti tavoli di confronto sulle necessità dei cittadini sestesi e sulle modalità di gestione dei servizi con tutti i soggetti coinvolti».

di Noemi Tediosi