Cusano, un defibrillatore in nome di Alberto Mariani

Nel Municipio di Cusano Milanino sono arrivate delle belle novità. Da qualche giorno la struttura comunale di via Martiri di Tienanmen è cardio-protetta. Un regalo, quello ricevuto da Cusano Milanino, che potrà contribuire a salvare vite. «È stato installato davanti al Comune – ha annunciato entusiasta il sindaco Valeria Lesma  – il defibrillatore donato alla città dai familiari del nostro concittadino Alberto Mariani e da tutti gli amici intervenuti durante la serata a teatro del 9 maggio a lui dedicata».

Mariani, molto conosciuto in città, è improvvisamente scomparso la mattina del 7 dicembre scorso. In suo onore, la serata organizzata a maggio aveva visto un Cinema Teatro San Giovanni Bosco gremito. «Grazie di cuore a tutti quelli che stasera ci hanno aiutato a ‘ricordare’ il nostro amico Alberto Mariani – avevano commentato gli organizzatori della serata  -. Altre iniziative, a scopo benefico, saranno proposte attraverso un fondo, Fondo Mariani, istituito dalla famiglia di Alberto». I soldi raccolti sono andati in beneficenza e ora se ne vedono i frutti proprio davanti all’ingresso del Municipio della Città Giardino. «Grazie per questo grande segno di amore e di senso civico», ha concluso il primo cittadino Lesma.

Nel dettaglio, un defibrillatore semiautomatico (Dae) è un dispositivo in grado di riconoscere e interrompere tramite l’erogazione di una scarica elettrica le aritmie maligne responsabili dell’arresto cardiaco, quali la fibrillazione ventricolare e la tachicardia ventricolare. Un punto salva vita in più in città, in linea con quanto altre amministrazioni dei Comuni limitrofi avevano fatto in passato. Una notizia che a Cusano è stata accolta con entusiasmo e che già proietta al futuro. Tra questi, l’ex consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Benedetto Pallotti, che al nuovo sindaco ha chiesto informazioni sul defibrillatore donato a fine 2017 dai pentastellati al Comune. Valeria Lesma si è immediatamente interessata alla questione, dichiarando: «Deve finalmente trovare degna collocazione».