La politica e lo sport si fermano per ricordare Filippo Penati

La politica della ‘sua’ Sesto San Giovanni, del Nordmilano e nazionale si è fermata per un ricordo di Filippo Penati, l’ex sindaco di Sesto San Giovanni che si è spento questa notte alla Multimedica. Ma non solo: anche il mondo dello sport, bel basket in particolare, ricordano il 66enne dopo la sua scomparsa.

Schieramenti politici diversi, qualche polemica in passato, ma Roberto Di Stefano (attuale sindaco di Sesto) è stato tra i primi a esprimere il suo cordoglio per la scomarsa di Penati: «Ho avuto il piacere di conoscere Filippo per il suo impegno politico sul territorio e per la sua passione sportiva per il Geas Basket. L’ultima volta che ci siamo visti, in occasione della presentazione ufficiale della squadra di cui era presidente, abbiamo parlato della nostra città scambiandoci idee e opinioni col solito rispetto reciproco che ha sempre contraddistinto il nostro rapporto. Al netto delle posizioni politiche diverse, Penati durante la sua vita si è dimostrato un politico capace, con passione e legato al territorio. Ha affrontato la malattia con forza e dignità anche nei momenti più difficili. A nome dell’amministrazione comunale di Sesto San Giovanni esprimo tutta la vicinanza e il più sincero cordoglio alla moglie Rita, ai due figli e a tutti i suoi cari».

Proprio il Geas Basket, attraverso un comunicato sul sito internet, ha voluto salutare il suo presidente: «La squadra, lo staff e tutto l’Allianz Geas Basket piangono la scomparsa dell’amato presidente Filippo Penati e si stringono con affetto ai familiari in questo triste momento». Un messaggio a cui si aggiunge anche quello della Lega Basket Femminile: «Il Presidente Massimo Protani, il Consiglio Direttivo e l’intero ufficio operativo esprimono le proprie condoglianze alla famiglia Penati per la dolorosa perdita». «Alla famiglia Penati – fa eco il Presidente della Federazione Italiana Pallacanestro Giovanni Petrucci – la sincera vicinanza e le condoglianze, a titolo personale e a nome del Consiglio Federale».

Tanti, inevitabilmente, i messaggi dai ‘colleghi’ democratici. A cominciare dal Pd di Sesto San Giovanni: «Ci sono stati momenti difficili che hanno segnato la sua vita personale e politica. Il rapporto con il nostro partito non sempre è stato fluido ma chi gli è stato vicino può testimoniare che come sempre nella sua vita ha combattuto senza risparmio anche questa sua ultima battaglia. Con il rammarico di una grave e prematura perdita per tutta la Città, il Partito Democratico sestese si raccoglie per ricordare chi tanto ha fatto per la sua Comunità. Grazie di tutto Filippo». Sempre dalla ‘sua’ Sesto San Giovanni è sentito il ricordo di Giorgio Oldrini, successore di Penati alla carica di sindaco nel 2001: «La sua storia personale è stata indissolubilmente legata a Sesto San Giovanni, città che ha amato profondamente. È stato un grande sindaco in tempi difficili per la città, con uno sguardo coraggioso che teneva insieme le tradizioni migliori con la voglia di innovare. Anche quando poi è diventato Presidente della Provincia, dirigente nazionale del Partito e consigliere regionale è rimasto vicino a Sesto. Al punto che alla fine è stato ottimo presidente del Geas Basket».

Beppe Sala, sindaco di Milano, ha affidato a Twitter il suo personale ricordo: «Non è il momento di giudizi politici e non voglio ricordare il suo profilo istituzionale. Per me è stato solo un amico a cui ho voluto bene e che ho accompagnato nell’ultima, dolorosa, fase della sua non banale vita». Sulla scomparsa di Filippo Penati è intervenuto anche il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana: «Ho avuto il piacere di conoscerlo e di condividere con lui momenti istituzionali importanti sempre tesi a valorizzare le istituzioni a ogni livello».

«Fu uno dei primi del nostro campo a comprendere il malessere del Nord davanti alle trasformazioni del mondo del lavoro» dicono Ugo Vecchiarelli e il Partito Democratico di Bresso. Dal circolo di Cinisello sottolineano invece: «Persona generosa, tenace e sempre pronta ad affrontare al massimo le sfide di ogni giorno. Da tempo stavi combattendo contro una terribile malattia che ti ha portato via da noi.
Vogliamo ricordarti col sorriso che hai speso sempre in ambito sportivo e nel sociale». Ancora più commosso il ricordo di Daniela Gasparini, ex primo cittadino di Cinisello Balsamo: «Caro Filippo ho avuto il piacere e l’orgoglio di lavorare insieme a te prima da sindaci e poi come tuo assessore. Ho conosciuto la tua generosità, l’intelligenza politica, la passione con cui affrontavi i tuoi compiti di amministratore e politico. Ho sofferto con te per l’ingiustizia che ti ha costretto a interrompere il tuo impegno politico. Riposa in pace, continuerò a difendere la tua storia, la tua onestà e a ricordare il tuo impegno civile».

«Filippo Penati ha lasciato un segno importante nella politica lombarda – ricordano dal Gruppo Pd Lombardia -. Ha amato la sua città di Sesto San Giovanni, ha servito da amministratore la sua provincia di Milano, ha offerto alla Lombardia la proposta di una sinistra riformista in dialogo con l’area più dinamica del Paese. Ha servito le istituzioni e la sua voglia di innovare non sempre è stata apprezzata e capita. Non si è mai tirato indietro di fronte alle sfide, in politica, nel sociale e nello sport. Lo ricordiamo per il coraggio che ha dimostrato, la passione che lo ha accompagnato e la voglia di cambiare le cose, senza paura di mettersi in gioco e di sbagliare. La grande dignità con cui ha affrontato le tante prove impegnative che gli si sono presentate, da ultima la malattia che lo ha consumato, rende ancora più doloroso il commiato e grande la gratitudine che gli dobbiamo». «Con Filippo Penati se ne va un grande protagonista della politica milanese, e non solo – ha dichiarato la segretaria metropolitana del Pd, Silvia Roggiani. Un uomo che col suo piglio e la sua passione ha avvicinato tante persone all’impegno civico e politico. Forte e combattivo, ha lottato fino all’ultimo contro la sua malattia».

Alla lunga lista di cordoglio non poteva mancare Pierluigi Bersani, di cui Penati diventò vero e proprio braccio destro: «Filippo Penati ha sofferto molto, e non solo per la malattia. Ha sofferto con grandissima dignità. Lo ricordo con affetto e stima. Lo ricordo come una persona seria e leale. Lo ricordo come un protagonista della sinistra di governo, fermo sui valori dell’uguaglianza e impegnato ad accompagnare quei valori con la concretezza dell’azione di governo. Oggi è una giornata davvero triste».