La Seleçao nel futsal ‘dei grandi’: l’intervista al presidente Sergio Noseda

I primi mesi della Seleçao Libertas Calcetto di Sesto San Giovanni nella Serie C1 del futsal lombardo.
La promozione ha portato con sé un grande ventaglio di novità per la formazione sestese, soprattutto a livello normativo.

Prima su tutte il tempo effettivo (40 minuti, 20 per tempo) durante le gare. «Incide parecchio – ha confessato il presidente della Seleçao Sergio Noseda – perché cambia tutte le dinamiche. Passare dalla C2 alla C1 è un cambiamento importante: questo processo di ‘assimilazione’ è  ancora in atto».

Manca ancora un pizzico di esperienza in più, che arriverà con il tempo, ma il presidente non ha dubbi: «Il bicchiere è assolutamente pieno. L’obiettivo è la salvezza, per rimanere nella categoria appena conquistata». La Seleçao si trova attualmente in zona playout, ma la classifica è davvero corta: «La rosa è sicuramente all’altezza. Negli ultimi due turni abbiamo perso due scontri diretti, ma è anche vero che abbiamo giocato bene partite con squadre più esperte, perdendole con la differenza di un gol o a causa di un episodio che ha fatto la differenza. Siamo pienamente soddisfatti».

Tornando alle regole, l’altra grande novità da  tenere in conto, in vigore esclusivamente nella Serie C1, è quella del ‘giovane sempre in campo’. Un ‘problema’ che però si risolve grazie all’importante lavoro messo in atto dalla dirigenza nei confronti del settore giovanile. Un vero e proprio fiore all’occhiello per la Seleçao, confermato dai risultati dell’Under19 e dell’Under15.

«Il lavoro di tanti anni sta iniziando a dare frutti – conclude Noseda -. Nell’ultimo turno, per esempio, complici due infortuni e una squalif ica, abbiamo schierato titolare in porta in Serie C1 un ragazzo classe 2003. Se hai un settore giovanile strutturato, puoi permetterti di sopperire al problema in qualsiasi momento».