Bresso, l’appello del rider multato al lavoro: «Non sapevo che il parco fosse chiuso, non volevo far male a nessuno»

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«Ho scoperto oggi che il parco fosse chiuso anche per chi lavora, come me in questo caso. Non essendo residente a Bresso non ne ero a conoscenza, ho seguito semplicemente il navigatore che da Bresso mi doveva portare da un cliente in zona Bruzzano per consegnare le pizze ordinate al ristorante dove lavoro».

Comincia così il racconto di un ragazzo, Andrea, che mentre attraversava il Parco Nord per andare a consegnare delle pizze è stato fermato da due agenti e multato perché stava trasgredendo le disposizioni contro la diffusione da Coronavirus. L’accesso al parco, infatti, non è consentito neanche ai lavoratori.

«All entrata del parco nessun cartello, nessuna segnalazione di divieto – prosegue -. Guadagno 500 euro al mese e questo é il mio unico lavoro. Non ho messo in pericolo la salute di nessuno, stavo facendo solo il mio lavoro, che consiste nel consegnare spese, pasti e prodotti farmaceutici a casa. Mi rivolgerò a un giudice di pace: il mio é l unico stipendio che attualmente percepiamo in famiglia da 2 mesi a questa parte, composta da me mia madre e da un fratello più piccolo. 533 euro sono una spesa insostenibile in questo momento, non so davvero come fare. Spero con tutto me stesso che il giudice di Pace abbia un cuore che possa regalare un po’ di speranza in questo periodo orribile».