Cologno, il palazzetto dello sport dedicato al giovane pugile

Sarà intitolato al pugile Fabrizio De Chiara il palazzetto dello sport di via Volta a Cologno Monzese.

La Giunta Comunale ha deciso di intitolare la struttura, sottoposta in questi giorni ad importanti lavori di ristrutturazione, al pugile colognese deceduto nel 1996, dopo essere entrato in coma al termine di un incontro valevole per l’assegnazione del titolo italiano dei pesi medi. Per volontà del giovane, la famiglia dispose la donazione degli organi.

Il pugile, classe 1971971, a 20 anni partecipò ai Giochi olimpici di Barcellona (1992), nei pesi medioleggeri (71 kg). Passato al professionismo nel 1994, dopo 13 incontri con 12 vittorie (8 KO) e 1 sconfitta, il 16 novembre 1996 affrontò ad Avenza, nel comune di Carrara, Vincenzo Imparato per il titolo italiano dei pesi medi, finendo in coma dopo il ko subito al 12mo round del match.
Le condizioni del giovane pugile apparvero subito gravi, infatti si rialzò barcollante, poi perse conoscenza. Fu sottoposto a intervento chirurgico alla testa, ma il giorno dopo, era il 17 novembre, ne fu decretata la morte cerebrale

La cerimonia di intitolazione è prevista per il mese di settembre, conclusi i lavori sul palazzetto. «Dopo l’idea lanciata dal Sindaco Rocchi di intitolare il palazzetto ad un atleta colognese – afferma Dania Perego, assessore allo sport –  ho raccolto i rumors in città e i nomi più gettonati sono stati quelli di Fabrizio De Chiara e Angelo Anquilletti. La giunta poi ha optato per De Chiara vista la giovanissima età del campione colognese che ha dedicato e perso la propria vita per la passione sportiva. Ci riserviamo di offrire un altro riconoscimento cittadino ad Anquilletti che rimane nei nostri pensieri».

Il Sindaco Rocchi ricorda: «La scomparsa tragica di De Chiara colpì ai tempi tutti gli appassionati di sport. Era uno sportivo ormai affermato, aveva rappresentato l’Italia e Cologno Monzese alle Olimpiadi del 1992, e da professionista era arrivato a competere per il titolo italiano a soli 25 anni. Un esempio di impegno e dedizione sportiva, e anche di attenzione al sociale testimoniato dalla scelta della donazione degli organi. Cologno, che non ha dimenticato, venne duramente colpita dalla morte di De Chiara e oggi desidera onorare degnamente la memoria del suo giovane campione».