Coronavirus, a Cusano si producono le valvole per le maschere: l’intervista a Share Makerspace Cusano

Le valvole salvavita stampate in 3D partono anche da Cusano Milanino. Un’associazione del territorio si è resa grande protagonista di questo gesto solidale, tanto importante in questo momento di emergenza solidale. 

Stiamo parlando di Share Makerspace Cusano, un’associazione nata 5 anni fa con lo scopo di incentivare l’uso della tecnologia della stampa 3D e dell’elettronica di base. «Abbiamo pensato a un luogo – racconta Roberto Befera, presidente di Share Makerspace Cusano – dove la gente possa incontrasi e, partendo da un’idea, creare dei veri e propri prototipi. Durante l’anno facciamo corsi per adulti e bambini, in modo particolare per loro abbiamo sviluppato un corso di educazione tecnologica. A Cusano Milanino abbiamo uno spazio con stampanti 3D e taglio laser». 

Macchine che negli ultimi giorni sono stati interamente dedicate al Covid-19, dopo aver raccolto l’appello per la creazione delle valvole: «Sono dei raccordi – spiega Befera – per adattare le maschere della Decathlon e farle diventare a tutti gli effetti dei respiratori. Abbiamo raccolto l’iniziativa che era stata lanciata da un’azienda di Brescia, Isinova che aveva cominciato a realizzare le prime valvole. Da li è partita la collaborazione con un medico che ha creduto nella possibilità». E anche a Cusano è immediatamente cominciata la produzione: «C’è ancora qualche problemino logistico per capire chi le raccoglie le maschere, ma i nostri pezzi sono andati in parte a un’iniziativa di Monza e in parte sono andate all’Ospedale di Varese. Quelle avanzate dal FabLabMilano sono state inviate anche in Campania, dopo che era arrivata una richiesta anche da lì».

Da quando è stata scoperta la possibilità di adattare le maschere da sub, a Cusano Milanino sono stati prodotti 30 kit: «Non è sempre velocissima l’operazione. Per creare una singola valvola ci vogliono 4 ore, quindi sono un massimo di 8 valvole dal giorno. È da quindici giorni che ho il rumore della stampante in sottofondo giorno e notte. Ma in emergenza il nostro lavoro, anche se non è industriale, è prezioso. Ci siamo fermati solo per qualche giorno perché a Milano la richiesta era stata evasa, ma poi abbiamo deciso di continuare a produrre qualche altro pezzo, così da aver già pronta un’altra trentina di kit qualora dovessero arrivare altre richieste in futuro, anche da altre Regioni».

Una disponibilità totale per dare un aiuto concreto agli operatori sanitari di tutta Italia: «Abbiamo contattato Regione Lombardia mettendoci a disposizione. Non abbiamo avuto ancora risposta però la possibilità c’è, attendiamo la richiesta da parte di qualcuno». Nello spazio di Cusano Milanino lavorano incessantemente tre stampanti 3D: «Stiamo lavorando a un raccordo che occupi meno tempo per la realizzazione. In più, stiamo valutando la possibilità di richiedere direttamente noi le maschere. L’emergenza non è finita». 

Infine, da Share Makerspace Cusano arriva un augurio per il futuro: «In questa triste circostanza, spero che la gente possa capire quali sono le reali potenzialità della stampa 3d. Questo delle valvole è un esempio della forza della tecnologia: non è un pezzo industriale, non puoi usare materiali con resistenza particolari, quindi è normale che, in una fase iniziale, venga realizzato un prototipo funzionale che poi verrà realizzato industrialmente, nel mondo più corretto. Abbiamo sfruttato tutti i vantaggi al servizio della necessità».