Il messaggio dell’arcivescovo Delpini per l’elezione di Papa Leone XIV: «Servo di tutti perché tutti siano uno»

«Habemus Papam». Ieri pomeriggio è apparsa la fumata bianca a San Pietro che ha annunciato la nomina del un nuovo Papa. Si tratta di Robert Francis Prevost, Pontefice che ha scelto di utilizzare il nome Leone XIV.

Ad accogliere la nuova elezione sono arrivate anche le parole di monsignor Mario Delpini, arcivescovo di Milano che ha voluto esprimere la vicinanza e la preghiera della Chiesa Ambrosiana per il nuovo Papa. Nel testo diffuso dall’Arcidiocesi, Delpini ricorda il significato spirituale del momento che sta vivendo la Chiesa, richiamando il senso di timore e grazia che accompagna ogni inizio di pontificato.
«Nello spavento dell’annunciazione si manifesta la grazia di Dio. La Chiesa Ambrosiana prega e ama il Papa e in questo momento trepido dell’inizio io credo che si verifichi la grazia della annunciazione», scrive l’arcivescovo.
Citando il Vangelo di Giovanni, Delpini invita a guardare con fiducia e responsabilità al presente: «La parola di Gesù invita i discepoli: ‘Ecco, io vi dico, alzate i vostri occhi e guardate i campi che già biondeggiano per la mietitura’ (Gv 4,35). Certo il Papa raccoglie l’invito di Gesù e guarda il nostro tempo e il nostro mondo per riconoscervi l’opera di Dio».

Nel messaggio, il nuovo Papa viene presentato come guida spirituale chiamata al servizio e all’unità:«Papa Leone XIV, che oggi avvia il suo ministero, sa che deve essere il servo di tutti perché tutti siano uno: non si aspetta applausi e trionfi. ‘Insultati, benediciamo; perseguitati sopportiamo; calunniati, confortiamo’(cfr 1 Cor 4,12s)».
Infine, l’arcivescovo affida alla preghiera della diocesi le intenzioni per il nuovo pontificato: «Ecco i sentimenti che io immagino nel Papa e le intenzioni per cui preghiamo: perché nel turbamento sperimenti la grazia, nella interpretazione del mondo riconosca l’avvicinarsi del regno, nel servizio dell’unità trasfiguri le prove in dichiarazioni d’amore per la Chiesa».