Al Niguarda sono 1100 gli interventi eseguiti con chirurgia robotica

Cresce come punto di riferimento per la chirurgia robotica il Niguarda di Milano. Numeri raddoppiati rispetto al 2023, 1100 gli interventi in un anno e un progetto in arrivo per formare i chirurghi del futuro.

L’ospedale Niguarda con le sue 9 piattaforme attive ha utilizzato durante il 2024 la strumentazione robotica per eseguire tante operazioni chirurgiche, circa 1100 gli interventi, e ora si prepara a dar vita al ‘progetto Vivaio‘ coordinato da Giovanni Ferrari, direttore della Chirurgia oncologica e mininvasiva del Niguarda.

«Il nostro ospedale – commenta Giovanni Ferrari – è il primo a livello europeo ad aver introdotto un programma di total practice robotica, con cui sono stati sostituiti gli interventi di laparoscopia con la robotica nella chirurgia generale. È un passaggio importantissimo, che rende finalmente democratico l’accesso a questa chirurgia di ultima generazione. Rispetto alle tecniche impiegate finora, come la chirurgia open e la laparoscopia, il robot consente un miglior recupero post operatorio, una maggiore precisione, minori effetti avversi e spesso anche una degenza ridotta: tutti fattori che migliorano di gran lunga la qualità delle cure che siamo in grado di offrire quotidianamente ai nostri pazienti».

Il progetto Vivaio è un modo per investire nella formazione e incentivare i nuovi medici. L’obiettivo è quello di «introdurre i giovani professionisti alla pratica clinica e alla chirurgia di più alta complessità. E’ una sfida in cui crediamo molto, anche perché grazie alle tecnologie di ultima generazione possiamo contare su un addestramento molto più rapido e semplice rispetto al passato. Ad esempio, il chirurgo in formazione può essere ai comandi del robot ma avere nella consolle a fianco il chirurgo esperto, in grado di guidarlo o di subentrare in ogni momento in caso di problemi. Una cosa che con le tecniche tradizionali raramente è possibile fare con la stessa efficienza e rapidità», afferma Ferrari.