A Palazzo Lombardia ‘Folle amore’ per promuovere una visione umana della salute mentale

L’arte, un modo per riabilitare una persona che soffre di disturbi mentali. Questo è ciò che il Mapp ha voluto fare per celebrare i 30 anni dalla sua fondazione.

Il Mapp di Milano, ovvero il museo d’arte Paolo Pini, ha festeggiato i suoi 30 anni, scegliendo come location l’auditorium Testori di Palazzo Lombardia. A celebrare la giornata è stato organizzato uno spettacolo dal titolo ‘Folle Amore‘ oltre a una mostra allestita con opere realizzate da autori e artisti delle botteghe d’arte. Ai festeggiamenti hanno preso parte il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ed Elena Lucchini, assessore alla famiglia, disabilità e pari opportunità. Ospiti d’eccezione i comici Ale e Franz e il cantautore lombardo Davide Van De Sfroos.

Lo spettacolo teatrale ‘Folle amore’, muovendo dalle parole dei pazienti che erano ricoverati ormai trenta anni fa nell’ex ospedale psichiatrico Paolo Pini, si propone di accompagnare lo spettatore attraverso le sensazioni, i ricordi e le emozioni di chi ha vissuto all’interno della struttura tra gli anni ’80 e ’90.

«Sono passati trent’anni dall’idea di allestire un museo di arte con il contributo dei pazienti e dei cittadini in carico al dipartimento di salute mentale. Un esempio da emulare, che guarda con concretezza ad una visione più umana della salute mentale. Le attività di espressione artistica sono una caratteristica specifica dell’indirizzo riabilitativo del dipartimento di salute mentale e delle dipendenze del Niguarda, un mezzo per esprimere il talento» ha commentato il presidente Attilio Fontana.

«Eventi come questo – ha aggiunto l’assessore Lucchini – sono espressione del sostegno che anche Regione Lombardia dà a questi casi particolari. Vogliamo testimoniare, infatti, la vicinanza a chi ha saputo costruire trent’anni anni di attività: quelle del Mapp sono azioni che hanno generato bene nella comunità e hanno diffuso anche un bellissimo messaggio, quello di sensibilizzare i cittadini e soprattutto coinvolgere famiglie e le persone con disabilità favorendo il loro protagonismo».