Verranno assegnate 25 borse di studio a giovani donne iscritte ai percorsi universitari Stem. Stanziati 12.500 euro per le residenti a Monza, Brugherio e Villasanta.
Si tratta della seconda edizione dell’iniziativa resa possibile grazie al co-finanziamento dei 3 Comuni coinvolti: 8.000 euro provengono dal Comune di Monza, 3.500 da Brugherio e 1.000 da Villasanta. L’obiettivo è quello di incentivare la presenza di donne all’interno dei percorsi Stem, in cui di solito il genere femminile è numericamente inferiore a quella maschile, a causa di stereotipi culturali.
La borsa di studio sarà intitolata a Giulia Cecchettin, studentessa di ingegneria, vittima di femminicidio. Il sussidio, ciascuno da 500 euro, verrà assegnato a 16 donne residenti a Monza, 7 a Brugherio e 2 a Villasanta. Le domande, fatte tramite il portale ‘Monza digitale’, chiuderanno il 31 agosto. L’assegnazione avverrà per merito, calcolato sulla base dei voti dell’ultimo anno di scuola superiore o sulla media dei voti d’esame dell’anno precedente nel caso di iscrizione all’università. A parità di punteggio si procederà con il criterio Isee.
«Rinnovare il nostro impegno anche quest’anno con il bando Sis-tem significa continuare a investire nel talento e nella libertà delle giovani donne del nostro territorio. Sostenere le studentesse che intraprendono percorsi universitari scientifici e tecnologici non è solo un’azione concreta, ma anche un messaggio di fiducia nelle pari opportunità, nel riconoscimento delle competenze e nella valorizzazione del potenziale femminile. L’obiettivo condiviso è costruire comunità più giuste, dove ogni ragazza possa sentirsi libera di scegliere il proprio percorso, sicura e sostenuta» afferma Lara Galimberti, assessora alle Politiche giovanili di Villasanta.
«Ringrazio, anche quest’anno, i promotori di questa iniziativa e rivolgo il mio personale apprezzamento alle studentesse che vorranno cogliere favorevolmente lo spunto che le tre amministrazioni pubbliche propongono loro. L’autoaffermazione parte dalla presa di coscienza della propria finitezza e dalla conseguente necessità di un completamento esistenziale: sia dunque il dialogo lo strumento dell’autoaffermazione e non già la prevaricazione» commenta Roberto Assi, sindaco di Brugherio.