A Sesto San Giovanni prenderanno il via i lavori di messa in sicurezza dell’ex monastero di San Nicolao, uno degli edifici più antichi e simbolici della città. «Un intervento da 70mila euro che avvia finalmente un percorso di tutela e valorizzazione di un bene prezioso per Sesto San Giovanni, risalente al XII secolo, quando la città era ancora un piccolo borgo rurale», ha spiegato il sindaco di Sesto Roberto Di Stefano.
L’intervento si concentrerà sulle porzioni ancora esistenti del complesso monastico, con la realizzazione di strutture metalliche a rinforzo dei paramenti murari perimetrali. L’obiettivo è garantire la protezione dei passaggi pedonali, delle aree urbanizzate adiacenti e del personale addetto alla manutenzione.L’ex monastero di San Nicolao occupa un posto di rilievo nella storia di Sesto San Giovanni. La tradizione lo vuole fondato da suor Marcellina, sorella di Sant’Ambrogio.
La tessitura muraria, con inserti di mattoni e tegoloni romani alternati a ciottoli disposti a spina di pesce, testimonia le sue origini medievali e il ruolo centrale che ebbe nella religiosità locale, coordinando le chiese di Sant’Alessandro (Monza), Sant’Eusebio (Cinisello Balsamo), Santa Maria Tenebiaco (Torretta) e Santa Maria de’ Sundro (Cascina Gatti).
Nel XI secolo, il complesso ospitava le suore benedettine cistercensi di Sant’Ambrogio, protagoniste di una storica contesa con la chiesa di San Giovanni Battista in Monza per sottrarsi al pagamento delle decime. Dal punto di vista architettonico, conserva ancora oggi sette arcate ogivali trecentesche in buono stato e un chiostro rettangolare che, in origine, era porticato su almeno tre lati. La chiesetta romanica annessa, demolita nel 1962, custodiva fino all’800 reliquie di Sant’Ambrogio. I lavori di messa in sicurezza sono il primo passo per preservare e rendere fruibile questo luogo a tutti i cittadini.