È morto a 91 anni Giorgio Armani, tra i più noti stilisti italiani e fondatore dell’omonimo gruppo. La notizia è stata comunicata dal gruppo Armani che in una nota ha parlato della scomparsa del «fondatore e instancabile forza motrice» dell’azienda.
Armani si è spento serenamente, circondato dai suoi cari, dopo aver lavorato fino agli ultimi giorni alle collezioni e ai progetti dell’azienda. La camera ardente sarà allestita a Milano, all’Armani/Teatro in via Bergognone 59, sabato 6 e domenica 7 settembre. I funerali si svolgeranno in forma privata.
Il legame con Milano ha segnato tutta la sua vita e la sua carriera: dalla città Armani ha costruito un impero che ha reso il suo nome sinonimo di eleganza nel mondo. Il suo primo atelier, insieme al compagno e socio Sergio Galeotti, lo aprì in corso Venezia nel 1975. Dalle sfilate, agli spazi culturali, ai luoghi simbolo come l’Armani/Teatro e l’Armani Privé, fino agli interventi sociali e al sostegno a progetti cittadini, lo stilista ha sempre considerato Milano la sua casa.
Negli anni Ottanta rivoluzionò la moda maschile introducendo la giacca destrutturata, un capo che rese il completo più fluido e naturale. Il successo internazionale arrivò anche attraverso il cinema, con Richard Gere che indossava completi Armani nel film American Gigolo del 1980. Da allora Armani è un punto di riferimento per capi di Stato, star dello spettacolo e atleti, vestendo l’Italia in occasioni ufficiali e sportive.Dal 1985 Giorgio Armani era l’unico proprietario dell’azienda.