Dopo dieci anni di assenza, Maurits Cornelis Escher torna protagonista a Milano con la mostra ‘M.C. Escher. Tra arte e scienza’, aperta al Mudec, Museo delle Culture dal 25 settembre all’8 febbraio.
L’esposizione, realizzata in collaborazione con il Kunstmuseum Den Haag e sostenuta dalla Fondazione M.C. Escher, offre un percorso dedicato a uno degli artisti più originali e riconoscibili del Novecento. Celebre per le sue architetture impossibili, le illusioni ottiche e le tassellazioni, Escher ha saputo coniugare intuizione artistica e rigore matematico in un linguaggio visivo unico.
«Nei suoi lavori il grande incisore olandese ha saputo creare un linguaggio visivo assolutamente originale fondendo geometria, illusioni ottiche e tassellazioni», ha sottolineato l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi, evidenziando anche l’influenza dell’arte islamica nella sua ricerca e la capacità di «costruire un ponte tra Oriente e Occidente, oltre che tra intuizione e logica, e tra arte e scienza».
Il percorso espositivo indaga in particolare l’impatto delle decorazioni moresche dell’Alhambra di Granada e della Mezquita di Cordova nella formazione dell’’universo grafico’ dell’artista. Un universo che Escher applicò anche alla produzione commerciale attraverso solo stampe e incisioni, illustrazioni, copertine, ex libris, motivi per carta da regalo e perfino banconote, trasformando ogni progetto su commissione in occasione di sperimentazione.
Prodotta da 24 Ore Cultura, Gruppo 24 Ore e promossa dal Comune di Milano-Cultura con il supporto di Turisanda1924 e il patrocinio dell’Ambasciata e del Consolato Generale dei Paesi Bassi in Italia, la mostra riunisce opere provenienti dalla più ampia collezione pubblica dedicata a Escher, conservata al Kunstmuseum Den Haag. L’esposizione si inserisce nel programma dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026, che accompagnerà i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali, celebrando il dialogo tra arte, cultura e sport.