Le piogge torrenziali di lunedì 22 settembre hanno messo a dura prova il sistema idraulico del Nordmilano e, in particolare, la vasca di laminazione del Parco Nord, progettata per contenere le piene del Seveso.
Nella mattinata, il livello del fiume è salito rapidamente, provocando allagamenti e criticità. Il comitato NoVasca di Bresso ha spiegato al Gazzettino Metropolitano: «La vasca è entrata in funzione verso le 8.15 di lunedì e in meno di due ore è stata riempita fino al livello della strada senza mantenere la soglia di sicurezza di un metro. Il freno idraulico non è stato utilizzato per dosare l’ingresso dell’acqua che, poco dopo le 10, è esondata su entrambi i lati sommergendo le auto su via Aldo Moro fino a 60 centimetri».
La violenta piena ha inoltre danneggiato una delle paratie della vasca di laminazione: un tronco trasportato dall’acqua avrebbe travolto il meccanismo compromettendone il funzionamento. Il sindaco di Bresso, Simone Cairo, ha annunciato l’avvio dei lavori di asportazione delle parti danneggiate della struttura, che potrebbero diventare pericolose in caso di nuove piogge, e la pulizia della vasca già il giorno successivo alla piena. Tuttavia, ha precisato che «i tempi di ripristino completo dell’impianto paiono essere molto più lunghi, attendiamo maggiori informazioni».
Matilde Minella, portavoce del comitato bressese, sottolinea che le attività di ripristino non sono ancora iniziate: «Di solito MM attende che la situazione atmosferica si stabilizzi con un’alta pressione durevole, aspettando anche diversi giorni prima della pulizia dei fanghi e liquami. Intorno alla vasca ci sono abitazioni, scuole e strade. Siamo preoccupati perché la vasca non ha retto la piena per contenere la quale è stata progettata, e perché non vediamo nemmeno ora una garanzia di sicurezza idraulica nei pressi dell’impianto, né dal lato di Milano né da quello di Bresso».