Dietro l’angolo – La rubrica
A Milano, lungo corso XXII Marzo, si trova piazza Grandi, dominata da una grande fontana monumentale. In questa piazza, proprio vicino alla fontana, si trova l’accesso a uno dei primi rifugi antiaerei pubblici costruiti a Milano.
La fontana per Giuseppe Grandi
La fontana monumentale dedicata a Giuseppe Grandi, scultore della Scapigliatura lombarda e autore del celebre monumento alle Cinque Giornate, fu realizzata nel 1936 dagli artisti Werther Sever ed Emil Noel Winderling, vincitori di un concorso bandito per onorare l’artista.
L’opera fu inaugurata il 30 novembre di quello stesso anno, nell’ambito degli interventi urbanistici previsti dal piano Beruto, che ridisegnò Milano tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento.
La fontana è un imponente complesso in granito bianco di Montorfano: una vasca di 400 metri quadrati, da cui si alza una colonna alta 13 metri, dalla quale sgorga una cascata d’acqua. All’angolo opposto si erge una statua bronzea di un giovane nudo, raffigurato mentre osserva la cascata con stupore. Un simbolo, nelle intenzioni degli autori, dello sgomento dell’uomo di fronte alla forza della natura.
Il rifugio antiaereo
La vera particolarità di piazza Grandi si trova sotto la fontana. La collina artificiale su cui sorge la vasca nasconde infatti un rifugio antiaereo costruito negli anni ’30, quando Milano iniziava a prepararsi alla guerra.
L’opera, in calcestruzzo armato, poteva accogliere oltre 400 persone e si estende per circa 215 metri quadrati, suddivisi in venti ambienti. Durante i bombardamenti della Seconda guerra mondiale offrì protezione agli abitanti della zona. All’interno sono ancora visibili scritte originali dell’epoca, come le indicazioni per le uscite di sicurezza e i divieti (‘vietato fumare’ e ‘non introdurre cani’). L’acqua potabile era conservata in secchi metallici appesi alle pareti.
Dall’abbandono al restauro
Dopo la guerra, il rifugio rimase chiuso e dimenticato per decenni. Solo nel 2016 sono iniziati i lavori di restauro promossi dal Comune di Milano, che hanno interessato sia la fontana sia il rifugio sottostante.
L’intervento ha portato alla riapertura al pubblico nel 2017, con visite guidate che permettono di scendere nel sottosuolo e scoprire uno spazio che racconta una pagina importante della memoria civile milanese.
‘Dietro l’angolo’ è la rubrica de Il Gazzettino Metropolitano che racconta storie, curiosità e segreti nascosti di Milano e del suo hinterland, per scoprire angoli insoliti della città.