Cusano, restyling di via Omodei: verde e innovazione urbana

Si avvicina alla conclusione il cantiere di via Omodei 3, a Cusano Milanino. Il progetto, rivisto in corso d’opera, ha introdotto alcune varianti per valorizzare il tratto di strada che collega due edifici storici della città, palazzo Omodei e l’ex municipio.

«Abbiamo voluto dare importanza a questo tratto di valore che prosegue da Palazzo Omodei – spiega l’assessora ai Lavori pubblici Lidia Arduino -. La nuova pavimentazione in porfido garantisce continuità visiva con la zona del palazzo, pur utilizzando materiali compatibili con le esigenze strutturali attuali. L’obiettivo è congiungere idealmente l’edificio storico più antico della città con l’ex palazzo municipale, rendendo quest’area più fruibile e pedonalizzata. Sarà uno spazio di incontro, ma anche adatto a ospitare eventi e bancarelle».

Tra le principali modifiche, la pavimentazione in porfido prosegue ora fino all’incrocio con via Manzoni, seguendo la naturale geometria convessa della strada. I marciapiedi e le aree di parcheggio sono stati realizzati con materiali completamente drenanti, per favorire la gestione sostenibile delle acque piovane. Anche la zona commerciale prevista inizialmente è stata ridotta e riprogettata con materiali permeabili, permettendo così di ampliare la superficie verde: sono stati piantumati cinque nuovi alberi, in sostituzione dei due platani rimossi per motivi di sicurezza.

«Rispetto al progetto originale abbiamo ridotto la superficie del dehor e reso tutti i parcheggi drenanti, per rispettare il principio di invarianza idraulica – spiega l’assessore alle Politiche ambientali Massimo De Rosa -. Dopo gli ultimi eventi legati alle esondazioni del Seveso, era fondamentale adottare soluzioni che favorissero il deflusso naturale delle acque. Inoltre, siamo intervenuti su alcuni alberi pericolosi segnalati dai cittadini, per garantire sicurezza e creare una zona verde più ampia e vivibile. Realizzeremo una castellana per rendere l’attraversamento più sicuro e agevole – aggiunge De Rosa – migliorando l’utilizzo complessivo dell’area».