Cinema d’autore a Sesto: cinque titoli premiati e attesi in sala

Cinema Rondinella - Foto dal sito della Diocesi di Milano

Al Cinema Rondinella di Sesto, tra il 20 novembre e la fine dell’anno, arriva una selezione di film provenienti dai principali festival internazionali, un piccolo viaggio che attraversa generi, paesi e immaginari diversi, ma sempre con l’attenzione puntata su temi che interrogano il presente.

La rassegna si apre lunedì 24 novembre con Familiar Touch, l’opera prima di Sarah Friedland, premiata all’81esimo festival di Venezia con il Leone del Futuro e la Miglior Regia nella sezione Orizzonti. Il film segue l’anziana Ruth nei giorni in cui la memoria le scivola via, confondendo il figlio Steven con un estraneo e cercando di riconoscere la nuova vita che l’attende in una casa di riposo. Nonostante il disorientamento, Ruth attraversa i suoi giorni con un’ostinata vitalità, alternando momenti di lucidità a spiragli di fragilità. Friedland osserva il suo personaggio con uno sguardo intimo, lasciando emergere il delicato equilibrio tra autonomia, desiderio e resa al tempo.

L’1 dicembre tocca invece a ‘After the Hunt, Dopo la caccia‘, il nuovo film di Luca Guadagnino, presentato fuori concorso all’82esima mostra del cinema di Venezia. Ambientato a Yale, segue la professoressa Alma Himoff alla vigilia della cattedra tanto agognata. Tra un assistente 40enne che scherza sulla rigidità della generazione Z e una dottoranda convinta di essere stata molestata, Alma si ritrova nel cuore di un conflitto che le impone di muoversi tra empatia, responsabilità professionale e l’immagine pubblica di ‘paladina delle donne’ che nel tempo si è costruita. Guadagnino mette in scena un microcosmo accademico attraversato dai temi #MeToo, dalle tensioni sulla correttezza politica e dalle dinamiche di potere sottili che scorrono sotto la superficie delle istituzioni.

L’11 dicembre il cinema ospita un appuntamento speciale, in collaborazione con Emergency Sesto, in occasione del 77esima anniversario della Dichiarazione dei Diritti Umani. In programma Tutto quello che resta di te di Cherien Dabis, un percorso nella memoria che attraversa tre momenti chiave della storia palestinese: Jaffa nel 1948, la Cisgiordania del 1978 e la Prima Intifada del 1988. Attraverso la voce di una madre che racconta a un interlocutore sconosciuto ciò che è successo alla sua famiglia, il film ricostruisce traumi, eredità e legami spezzati, seguendo la storia di Noor e dei suoi genitori come una linea che va da una generazione all’altra. La proiezione sarà in lingua originale con sottotitoli italiani.

Il 15 dicembre arriva Bugonia, il nuovo film di Yorgos Lanthimos, in concorso all’82esimo festival di Venezia. La storia ruota attorno a Teddy, un imbustatore che vive ai margini con il cugino e si dedica alle api, minacciate da una misteriosa scomparsa che lui interpreta come segnale di un collasso imminente dell’umanità. Convinto che tra gli esseri umani si nascondano degli alieni, Teddy decide di rapire Michelle Fuller, potentissima amministratrice di una multinazionale farmaceutica. Lanthimos torna a esplorare il grottesco, mescolando paranoie contemporanee, complottismi e il tema della dissolvenza delle certezze.

L’ultimo appuntamento dell’anno, il 22 dicembre, è con Il sentiero azzurro di Gabriel Mascaro, premiato alla Berlinale 75 con il Gran Premio della Giuria. Il film immagina un futuro in cui agli anziani viene imposto di trasferirsi in colonie remote per non intralciare la produttività della popolazione attiva. Ma Tereza, 77 anni, decide di non accettare il destino stabilito per lei: intraprende invece un viaggio attraverso l’Amazzonia che diventa un gesto di libertà, un modo per riappropriarsi dello spazio e del tempo che le spettano.

Con storie che attraversano il decadimento della memoria, le tensioni dell’età contemporanea, i conflitti storici e futuri immaginati, la programmazione del Cinema Rondinella offre un ultimo scorcio d’anno ricco di interrogativi e di sguardi nuovi. Un percorso che invita a restare in ascolto, a lasciarsi toccare e a rileggere il presente attraverso narrazioni che arrivano da ogni parte del mondo.