Si consolida il quadro investigativo sull’incidente avvenuto all’alba di domenica in viale Fulvio Testi, in cui ha perso la vita il 19enne Pietro Silva Orrego. Nelle ultime ore sono emersi nuovi elementi che rafforzano l’ipotesi che alla guida del Suv Mercedes ci fosse un 20enne privo di patente.
Lo scontro, avvenuto intorno alle 6.30 all’incrocio con viale Esperia, ha coinvolto e distrutto 2 auto. Secondo le prime ricostruzioni, il Suv, un veicolo di lusso preso a noleggio e con 4 persone a bordo, stava percorrendo viale Fulvio Testi in direzione centro città quando si è scontrato con una Opel Corsa proveniente dalla sinistra.
L’impatto è stato talmente forte da causare il ribaltamento del Suv, che ha preso fuoco dopo essersi spezzato in due: l’abitacolo si è staccato dal telaio, proiettato a diversi metri di distanza. Pietro Silva Orrego è stato estratto dal veicolo in condizioni critiche e portato d’urgenza all’ospedale Niguarda, dove è arrivato in arresto cardiaco. I medici hanno tentato un intervento disperato, alla presenza del padre, medico nella stessa struttura, ma il ragazzo è deceduto poco dopo.
Altri 3 occupanti del Suv e il conducente della Opel sono stati trasportati negli ospedali cittadini. Una donna di 30 anni si trova al Policlinico in prognosi riservata, mentre un 23enne è stato ricoverato al San Raffaele in codice giallo. L’autista della Opel, classe 1993, è invece al Fatebenefratelli, sempre in codice giallo e dai primi accertamenti risulterebbe positivo ai test per l’assunzione di droghe.
Tra gli elementi più rilevanti emersi nelle prime ore c’è la posizione del ragazzo di 20 anni che si trovava nel Suv e che inizialmente aveva dichiarato di essere sceso da un tram per prestare soccorso. Le immagini delle telecamere lo hanno però smentito. Gli agenti lo ritengono con molta probabilità la persona alla guida del Mercedes al momento dell’impatto. Il giovane, inoltre, sarebbe privo di patente.


