Cinque mostre da vedere a Milano durante le feste

Arte contemporanea, fotografia naturalistica, moda, design e riflessioni sul rapporto tra uomo e tecnologia. Milano durante le feste propone un calendario espositivo articolato.

Chiharu Shiota, The Moment the Snow Melts
Il Midec ospita The Moment the Snow Melts, installazione site-specific di Chiharu Shiota che anticipa la mostra Il senso della neve, prevista per febbraio 2026. L’opera trasforma l’Agorà del museo in un paesaggio sospeso di fili verticali, tra i quali fluttuano fogli e biglietti con nomi di persone assenti.L’installazione riflette sul tema della memoria e della perdita, utilizzando la neve che si scioglie come metafora del tempo che passa e dei legami che si trasformano. La mostra è visitabile fino al 28 giugno 2026, ingresso gratuito.

Giorgio Armani. Milano, per amore

Per la prima volta la Pinacoteca di Brera dedica una mostra a Giorgio Armani, celebrando i cinquant’anni di attività dello stilista. In esposizione oltre 120 abiti, inseriti nel percorso museale in dialogo con le opere della collezione permanente.La mostra mette in relazione moda e storia dell’arte, giocando su contrasti cromatici e materici, e sottolinea il legame di Armani con Milano e con il quartiere di Brera, luogo simbolico della sua vita e del suo lavoro. La mostra è prorogata fino al 3 maggio 2026.

61esima Wildlife Photographer of the Year
Arriva a Milano la 61esima edizione di Wildlife Photographer of the Year, la più importante mostra di fotografia naturalistica a livello internazionale, promossa dal Natural History Museum di Londra.In mostra circa 100 immagini premiate, esposte su grandi pannelli luminosi, che raccontano la biodiversità del pianeta e le trasformazioni degli ecosistemi. Tra gli scatti, anche la fotografia vincitrice del WPY 2025: una iena ritratta in una città mineraria abbandonata. Il programma include incontri con fotografi, visite guidate e appuntamenti divulgativi. Visitabile al Museo della Permanente fino al 25 gennaio.

Alchimia. La rivoluzione del design italiano
Dopo Berlino, la retrospettiva dedicata a Studio Alchimia approda a Milano fino al 22 gennaio 2026, città in cui il collettivo fondato da Alessandro e Adriana Guerriero nacque e operò tra il 1976 e il 1992.La mostra, all’Adi Design museum, racconta l’esperienza di Alchimia come laboratorio interdisciplinare, in cui design, arte, moda e performance si intrecciano in una critica ironica al funzionalismo. In esposizione oltre 150 opere tra oggetti, arredi, disegni, fotografie e video. L’allestimento, concepito dallo stesso Guerriero, invita il pubblico a immergersi nello spirito utopico del gruppo.

Andrea Crespi, Artificial Beauty
Artificial Beauty è la prima grande mostra istituzionale alla Fabbrica del vapore a Milano dedicata ad Andrea Crespi. Il percorso espositivo affronta il tema della bellezza nell’epoca digitale, mettendo a confronto corpo umano e corpo artificiale, memoria e futuro, emozione e algoritmo.Tra pittura, scultura, installazioni e opere digitali, la mostra propone, fino al 26 gennaio, una riflessione sul rapporto tra arte e tecnologia, invitando il pubblico a un’esperienza partecipativa e a interrogarsi sui concetti di identità ed evoluzione nel presente.