Al San Raffaele si apre una fase di possibile distensione nei rapporti tra direzione e personale sanitario non medico, mentre proseguono gli accertamenti della procura di Milano sui recenti disservizi registrati nei reparti di medicina ad alta complessità.
Sul tavolo dell’assemblea dei lavoratori è stata presentata un’ipotesi di accordo che prevede l’erogazione di un premio una tantum da 650 euro entro la fine dell’anno a infermieri e operatori sanitari, oltre all’avvio, a partire dal 2026, della rinegoziazione degli stipendi. Se approvata, l’intesa porterebbe alla chiusura dello stato di agitazione aperto da diversi mesi.L’accelerazione nella trattativa è arrivata a pochi giorni dall’insediamento di Marco Centenari alla guida dell’ospedale e dall’uscita di scena dell’amministratore Francesco Galli, che aveva promosso l’esternalizzazione dell’assistenza infermieristica in alcuni reparti di medicina intensiva.
Una scelta che ha innescato forti criticità, culminate nella notte tra il 6 e il 7 dicembre, quando l’ospedale è stato costretto a sospendere temporaneamente i nuovi ricoveri in alcune unità operative. Parallelamente, la procura di Milano ha avviato un’inchiesta conoscitiva per fare luce sull’affidamento dell’appalto alla cooperativa e sulle modalità di reclutamento e formazione del personale impiegato. L’obiettivo è accertare se gli operatori abbiano ricevuto un adeguato affiancamento e un training sul campo prima di entrare in servizio.


