Sesto San Giovanni, violenza davanti a scuola: ragazzo accoltellato, caccia agli aggressori

Foto di repertorio

Ieri a Sesto San Giovanni uno studente di 18 anni, di origini egiziane, è stato accoltellato all’esterno del liceo artistico Enrico De Nicola, in via Saint Denis.

L’aggressione è avvenuta poco prima delle 13, all’uscita da scuola. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri della compagnia di Sesto San Giovanni, il ragazzo sarebbe stato avvicinato e aggredito da tre coetanei, connazionali. Uno dei tre avrebbe inferto una coltellata al fianco del giovane, mentre un altro lo tratteneva. Subito dopo, gli aggressori si sono dati alla fuga a piedi, senza sottrarre nulla alla vittima, rimasta ferita sotto gli occhi dei compagni.

Il giovane, residente a Bresso, è stato soccorso dal personale del 118, intervenuto con un’automedica e un’ambulanza di Areu, e trasportato in codice rosso all’ospedale Niguarda di Milano. Ha riportato una ferita da taglio all’addome e al torace che, secondo quanto si apprende, non ha leso organi vitali. Le sue condizioni sono definite gravi ma stabili e non sarebbe in pericolo di vita.

Dalle testimonianze raccolte emergerebbe che tra la vittima e gli aggressori fosse già avvenuta una lite il giorno precedente a bordo di un autobus, elemento che gli investigatori stanno approfondendo per chiarire il movente. Nella giornata di ieri è emersa anche l’ipotesi di uno scambio di persona, con la possibilità che gli aggressori abbiano colpito il ragazzo per errore.

I carabinieri sono al lavoro per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti. In corso l’ascolto dei testimoni e l’analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona. Gli aggressori sono attivamente ricercati.
Sull’episodio è intervenuto anche il sindaco di Sesto San Giovanni, Roberto Di Stefano: «Episodi come questo sono inaccettabili e colpiscono l’intera comunità. Si tratta di un’aggressione violenta avvenuta fuori da una scuola, in pieno giorno: un fatto gravissimo che non può essere minimizzato. Noi sindaci siamo stufi di vivere e raccontare situazioni di questo tipo, che vedono protagoniste baby gang e gruppi violenti che pensano di poter trasformare le nostre città in luoghi di regolamenti di conti».