Si è svolta una conferenza ai Musei civici di Monza per discutere riguardo l’accesso del pubblico all’Arengario, uno dei monumenti più importanti della città. La struttura sarebbe chiusa da più di due anni a causa delle barriere architettoniche che non permettono l’accesso a tutti.
Dopo aver ricordato la storia dell’Arengario, un monumento monzese risalente al 1200, il sindaco Paolo Pilotto e l’assessore ai Lavori Pubblici Marco Lamperti hanno chiamato in causa i progettisti dello studio Stefano Boeri per illustrare due ipotesi per mettere a norma l’accesso.
Entrambe le proposte prevedono che l’attuale scala esterna della struttura venga eliminata: la prima idea prevede che venga costruito un ascensore all’interno della campata adiacente a quella occupata dalla scala elicoidale del 1902. I lavori non dovrebbero creare impatti eccessivi, ma ridurrebbero di gran lunga lo spazio del porticato al piano terra. La seconda ipotesi invece prevede l’istallazione di un ascensore esterno , questa è l’idea più accreditata in quanto permetterebbe l’accesso all’Arengario, ma si tratterebbe di una struttura a parte che giungerebbe all’edificio storico mediante una passerella, quindi senza andare a stravolgere la facciata.
La soluzione dovrà essere vagliata dagli architetti, dalla Soprintendenza archeologica e dal comando dei vigili del fuoco


