Una rete regionale per i centri di prevenzione, diagnosi e cura dell’osteoporosi: nasce in Lombardia un nuovo modello organizzativo per l’assistenza alle persone a rischio o già sofferenti.
La rete, infatti, è rivolta alle persone adulte che possono presentare delle fragilità e a chi già è riconosciuto come soggetto ad alto rischio di frattura. Si tratta, dunque, di un modello che offre e assicura assistenza e monitoraggio da parte delle strutture aderenti. I livelli di intervento si moduleranno in base allo stato e al grado di rischio della patologia, per gestire al meglio i pazienti tra i medici di medicina generale, ambulatori e centri specializzati.
La Direzione generale Welfare, in raccordo con le Ats, censirà le strutture sanitarie pubbliche e private, coinvolte nel trattamento delle patologie in oggetto per poi comporre la rete assistenziale. «Se ne potranno aggiungere altre successivamente, pubbliche o private accreditate, qualora dovessero soddisfare i requisiti minimi richiesti – ha chiarito la vice presidente di regione Lombardia Letizia Moratti -. Tutto ciò per migliorare la gestione dei pazienti con osteoporosi e patologie osteometaboliche in Lombardia, oltre a ottimizzare prevenzione e trattamento. Un altro tassello nel percorso di potenziamento del sistema sanitario lombardo».