Milano, la colonna del diavolo: tra storia e leggenda

Dietro l’angolo – La rubrica
In piazza Sant’Ambrogio, accanto alla celebre basilica, si erge una colonna di marmo, solitaria e leggermente inclinata. È conosciuta come la colonna del Diavolo e il suo fascino è legato sia alla sua antica storia sia alle leggende popolari.

La tradizione vuole che questa colonna, riconoscibile per i due fori visibili a metà altezza, sia stata teatro di uno scontro tra sant’Ambrogio e il diavolo. Si racconta che il maligno, furioso per non essere riuscito a tentare il vescovo di Milano, si scagliò con una cornata contro la colonna, lasciandovi due fori ben visibili. Secondo le credenze popolari, accostando l’orecchio si sentirebbe un suono cupo, come quello del fiume Stige, mentre l’odore che ne uscirebbe sarebbe di zolfo.

Al di là del mito, la colonna ha una storia molto antica. Risale all’epoca romana e proviene con tutta probabilità dal palazzo imperiale costruito dall’imperatore Massimiano alla fine del III secolo, quando Mediolanum fu capitale dell’Impero romano d’Occidente.

Secondo alcune fonti medievali, gli imperatori del Sacro Romano Impero avrebbero abbracciato questa colonna durante le cerimonie di incoronazione, come simbolo di giustizia e lealtà. Gli scavi condotti nell’Ottocento hanno rivelato che la colonna sorge su una base posticcia, collocata sopra un’antica necropoli cristiana, dove si trovavano sepolture di martiri. Era un’area sacra, che diede origine al primo nucleo della basilica martyrum, divenuta in seguito la basilica di Sant’Ambrogio.

‘Dietro l’angolo’ è la rubrica de Il Gazzettino Metropolitano che racconta storie, curiosità e segreti nascosti di Milano e del suo hinterland, per scoprire angoli insoliti della città.