Niguarda, l’Ai analizza la voce dei pazienti cardiologici prevenendo i peggioramenti

Nuovi strumenti per monitorare i pazienti affetti da problemi cardiologici al Niguarda. L’Ai è in grado di analizzare la voce dei pazienti rilevandone lo stato di salute.

All’ospedale Niguarda di Milano l’intelligenza artificiale ha un ruolo da protagonista nella medicina di previsione delle patologie croniche in ambito cardiologico. Si tratta di uno strumento dal nome Avtar-sc che funziona coma un telemonitoraggio domiciliare: riesce ad analizzare la voce dei pazienti che soffrono di insufficienza cardiaca attraverso l’uso dell’Ai. L’acronimo sta per analisi Vocale, intelligenza artificiale e telemonitoraggio per la riduzione delle riospedalizzazioni nei pazienti con scompenso cardiaco e fornisce un supporto immediato e personalizzato, integrandosi con i dati clinici come i biomarcatori e i segni vitali.

Il progetto è un lavoro di gruppo che nasce dalla collaborazione tra il Niguarda, la fondazione cardiotoracovascolare Angelo De Gasperis Ets, l’università degli studi dell’Insubria e il Politecnico di Milano. Il progetto è stato finanziato da fondazione Cariplo nell’ambito del bando InnovaWelfare con un contributo di 220 mila euro.

«Con Avatar-sc intendiamo rispondere a un bisogno reale e disatteso: migliorare il follow-up dei pazienti con scompenso cardiaco, riducendo le riospedalizzazioni e migliorando la qualità della vita» afferma Alessandro Verde, medico della Cardiologia – insufficienza cardiaca e trapianti all’Ospedale Niguarda di Milano.

Non manca l’attenzione alla parte psico-cognitiva supportata dal servizio di psicologia clinica di Niguarda, guidato da Tamara Rabà che commenta: «La qualità dell’interazione tra paziente e tecnologia sarà uno degli elementi chiave. Lavoreremo per garantire che l’interfaccia non solo raccolga dati clinici utili, ma supporti anche il benessere psicologico e relazionale dei pazienti, valorizzando l’empatia e la comprensione come strumenti di cura».