Una nuova inchiesta giudiziaria ha scosso il capoluogo lombardo. La procura di Milano, al termine di un’indagine avviata nel 2022, ha richiesto 6 misure cautelari, 2 agli arresti domiciliari e 4 in carcere, nell’ambito di un’indagine che ipotizza, a vario titolo, i reati di corruzione, falso in atti pubblici e induzione indebita a dare o promettere utilità.
Le misure sono state chieste per figure centrali dell’amministrazione e del mondo immobiliare, mentre tra gli indagati compare anche il sindaco Giuseppe Sala. Secondo quanto emerso da fonti giudiziarie e riportato dai principali organi di stampa, a Sala viene contestato il presunto falso nella nomina di Giuseppe Marinoni a presidente della Commissione per il Paesaggio del Comune, incarico che secondo la Procura sarebbe stato assegnato nonostante un potenziale conflitto di interessi.
Per il primo cittadino è inoltre aperta un’ipotesi di concorso in induzione indebita nell’ambito della vendita del cosiddetto ‘Pirellino’ al gruppo immobiliare Coima. Richiesti i domiciliari per l’assessore all’Urbanistica Giancarlo Tancredi e per l’imprenditore Manfredi Catella. Tra i progetti al centro delle verifiche figurano alcuni interventi rilevanti per lo sviluppo urbano recente, tra cui Porta Nuova, lo Scalo di Porta Romana e l’area del Villaggio Olimpico. Il decreto di perquisizione cita inoltre nomi noti del panorama architettonico e immobiliare milanese, tra cui Stefano Boeri, indagato ma senza misure cautelari. Il procuratore capo Marcello Viola ha parlato di ‘profili di incontrollata espansione edilizia’ e di un ‘sistema alterato’ nella gestione delle pratiche urbanistiche.