Un episodio di aggressione a sfondo antisemita si è verificato in un’area di servizio lungo l’autostrada Milano-Laghi, all’altezza di Lainate. Le vittime sono un uomo di nazionalità francese e suo figlio di 6 anni, entrambi riconoscibili come ebrei per via della kippah indossata.
Secondo quanto riportato, l’uomo sarebbe stato insultato e successivamente aggredito fisicamente da un gruppo di persone che lo avrebbe preso a calci dopo avergli intimato di cancellare un video dell’accaduto, che egli stesso aveva iniziato a filmare con il cellulare. L’aggressione sarebbe avvenuta dopo che alcune persone, notando la kippah, hanno urlato slogan come ‘Free Palestine’ e ‘Assassini, tornate a casa vostra’. Il turista ha raccontato di essere stato colpito mentre il figlio veniva allontanato da una donna che lo ha messo in salvo. Sul posto è intervenuta la polizia, e la Digos sta completando l’informativa da trasmettere alla Procura di Milano.
A rendere pubblico l’episodio è stato Davide Romano, presidente della Brigata Ebraica di Milano, che ha parlato di ‘ennesimo episodio di antisemitismo’ nel Paese. Romano ha sottolineato come certi slogan politici vengano sempre più spesso utilizzati come pretesto per azioni violente a sfondo razziale. «Mi appello ai politici a non strumentalizzare la questione palestinese per fomentare odio che poi pagheranno tutti, non solo gli ebrei», ha dichiarato.
Anche l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, attraverso la presidente Noemi Di Segni, ha espresso preoccupazione, evidenziando come episodi di questo tipo rivelino un clima crescente di intolleranza. «Se basta essere riconoscibili come ebrei per essere aggrediti, l’antisemitismo è ormai virale», ha affermato. Tutte le forze politiche hanno espresso solidarietà, compreso il sindaco di Milano Giuseppe Sala. Le indagini sono in corso per identificare i responsabili dell’aggressione e fare piena luce sull’accaduto.