Una giornata di tensione alla stazione centrale di Milano, dove i tassisti hanno messo uno stop al loro servizio per protestare contro l’abusivismo e il mancato di rispetto delle regole da parte degli Ncc e soprattutto da parte di Uber.
Uno striscione con la scritta ‘Ora basta‘ è comparso in piazza Duca d’Aosta dove i tassisti hanno dato vita a una protesta spontanea non organizzata da sindacati o associazioni di categoria, ma nata dal basso, dagli stessi lavoratori. Lo sciopero in realtà era stata annunciato nei giorni scorsi, quando nelle chat interne dei tassisti ha cominciato a girare un volantino che ha portato i taxi a non prendere nessuna corsa a eccezione di trasporti urgenti come quelli di donne in gravidanza, disabili o persone dirette in ospedale.
I motivi della protesta sono dovuti al fatto che i tassisti ritengono la concorrenza di Uber e degli Ncc sleale. Si parla infatti di disparità che lo Stato creerebbe e accetterebbe: mentre i tassisti sono obbligati ad utilizzare il tassametro, Uber può stabilire liberamente le proprie tariffe; mentre i taxi hanno degli orari stabiliti e dei turni in cui lavorare, gli Ncc possono essere in servizio 24 ore su 24; ogni licenza taxi è legata ad un solo conducente, mentre gli Ncc possono essere guidati da più persone diverse; i tassisti sono costretti a rispettare il vincolo territoriale e quindi devono lavorare nella città dove hanno preso la licenza, mentre gli Ncc possono da tutta la Lombardia spostarsi a Milano. La protesta è stata pacifica e ha interessato soltanto la parte di Piazza duca d’Aosta, in Piazza IV novembre il servizio ha continuato a essere regolare, ma ad un certo punto la tensione è salita e la polizia è dovuta intervenire per sedare una lite fra dei tassisti e un autista di Ncc.
Non è la prima volta che i tassisti fanno sentire la propria voce, ma questa volta la protesta non è stata riconosciuta dalle sigle sindacali al punto che Unica Taxi Cgil ne ha preso le distanze.