Milano, violenze al corteo per Gaza: 3 arresti e oltre 60 feriti

Il corteo pro Gaza di ieri si è concluso con gravi scontri davanti alla stazione Centrale di Milano. La manifestazione, partita in modo pacifico da piazza Cadorna e promossa dai sindacati di base nello stesso giorno dello sciopero generale nazionale, ha visto la partecipazione di decine di migliaia di persone, tra cui studenti, associazioni e cittadini comuni.

La situazione è degenerata nel tardo pomeriggio all’arrivo in stazione, quando un gruppo di manifestanti, alcuni con il volto coperto, ha tentato di entrare nello scalo ferroviario. Le forze dell’ordine hanno respinto la folla chiudendo gli accessi e si sono registrati lanci di oggetti, vetrate distrutte e l’uso di transenne e cestini per colpire l’ingresso principale. Sono stati danneggiati anche alcuni idranti e diversi passeggeri sono rimasti bloccati all’interno, mentre la circolazione ferroviaria ha subito forti ritardi.

Secondo i dati diffusi dalla questura, circa 60 agenti sono rimasti feriti, 23 dei quali trasportati in ospedale. Otto persone sono state portate in questura; per 3 di loro il pm Elio Ramondini ha disposto l’arresto con le accuse di resistenza e danneggiamento aggravato. Altri 2 minorenni sono indagati dalla procura per i minori.

Gli scontri sono proseguiti per oltre 2 ore lungo via Vittor Pisani, con lancio di bidoni, cubetti di porfido e biciclette in sharing. La calma è tornata solo in serata, dopo un sit-in che ha bloccato a lungo l’accesso alla stazione. Condanne bipartisan sono arrivate dalle istituzioni. Il sindaco Giuseppe Sala ha parlato di «vandalismo ingiustificabile che non aiuta la causa di Gaza». La Digos sta analizzando i filmati per identificare altri responsabili. Disordini collegati allo sciopero pro Gaza si sono verificati anche in altre città: a Bologna, Marghera, Brescia e Torino.