Proseguono i lavori per la demolizione dell’ex Cinema Elena di Sesto San Giovanni che lascerà spazio a un complesso residenziale e attività commerciali al piano terra. Di seguito pubblichiamo il ricordo nostalgico inviato al Gazzettino Metropolitano da un lettore:
«Il Cinema Elena viene demolito ed al suo posto sorgerà un palazzo residenziale. Se ne andrà quindi un altro pezzo di storia di Sesto, un luogo che per quasi un secolo ha rappresentato un punto molto apprezzato per l’intrattenimento di almeno tre generazioni di sestesi. Ricordo i tempi in cui, “sbarbati” ventenni (con l’abito buono della domenica, le scarpe lucide, la camicia bianca e la cravatta) facevamo ressa davanti alla cassa per pagare il biglietto ed entrare per primi occupando i posti desiderati, mentre le nostre signorine, a loro volta agghindate con eleganza (tailleur, guanti, borsetta e scarpe col tacchetto un poco alto), aspettavano con pazienza in un angolo dell’ingresso. Si andava in galleria, discretamente buia ed ammorbata da una densa cortina di fumo proveniente dalla sottostante platea, per potersi scambiare qualche timido tenero gesto di affetto, oppure in platea, volutamente in piedi, appoggiati alla parete; si faceva fatica ma si poteva stare molto più vicini. Era l’epoca del ‘miracolo economico’ permeato da un benessere materiale (rivelatosi poi effimero) dove il senso del dovere e del peccato si fondevano, spesso con esiti di grande romanticismo. Era anche l’epoca d’oro del cinema italiano e di quello oltre oceano con grandi film e grandi attori ma, la domenica pomeriggio, la nostra reciproca attenzione era rivolta altrove per cui, se veramente volevi vedere un film che ti interessava, dovevi andare al cinema il sabato sera con gli amici. All’inizio degli anni ’50 la vecchia struttura venne demolita e ricostruita velocemente con criteri più moderni raddoppiandone la capienza; l’attività cinematografica continuò sino alla fine dello scorso secolo poi sostituita saltuariamente da spettacoli teatrali di natura varia. All’Elena si esibirono compagnie teatrali e attori più o meno famosi ma la più grande attrazione fu l’indimenticabile Giorgio Gaber che terminava la sua esibizione di canzoni impegnate con un fuori programma; allora, tra un tripudio di applausi, ci si alzava in piedi e si cantava tutti assieme ‘Barbera e Champagne’, ‘Porta Romana’, ‘Torpedo blu’ ed altri brani del suo repertorio popolare (quando Gaber attaccava ‘Non arrossire’ ci tenevamo per mano e avevo gli occhi lucidi). Nonostante il suo allestimento spartano, decisamente non comodo, l’Elena era molto frequentato perché privilegiava una programmazione di qualità sfuggendo alla tentazione di fare comunque cassa con la proiezione di film di basso livello. In seguito vennero nuove sale più moderne e confortevoli e, per ultime, le multisale che uccisero tutti i cinema di Sesto. Nel 2008 cessò la sua attività e da allora restò in uno stato di totale abbandono. Salutiamo dunque con affetto il Cinema Teatro Regina Elena (come si chiamava nel 1911) che se ne va trascinando con sé un’ondata di nostalgici ricordi di una stagione felice».
Luciano F.
Lettera alla redazione del Gazzettino Metropolitano, settembre 2025.