Occupata la facoltà di Scienze Politiche della Statale di Milano

Nella serata di lunedì 6 ottobre un gruppo di studenti appartenenti al collettivo Rebelot ha occupato la sede di via Conservatorio dell’Università Statale di Milano, dove ha sede la facoltà di Scienze Politiche, Economiche e Sociali.

L’azione, annunciata attraverso un post sui canali social del collettivo, si inserisce nella mobilitazione nazionale ‘contro il genocidio del popolo palestinese e contro la complicità del governo italiano’, come si legge nel comunicato diffuso dagli studenti. Il collettivo, da tempo attivo su tematiche legate alla Palestina, ha dichiarato di voler ‘bloccare l’università in solidarietà con la resistenza palestinese’ e di voler ‘mettere in discussione la presunta neutralità del sapere accademico’, denunciando i rapporti tra atenei e industrie belliche, in particolare l’azienda Leonardo.

Nel testo, Rebelot spiega di voler ‘costruire un sapere critico, trasparente e orizzontale’ e di opporsi a quella che definisce ‘l’accademia del genocidio’. Tra le richieste del gruppo figurano la liberazione degli attivisti della Flotilla arrestati in Israele e la fine delle collaborazioni universitarie con enti o aziende legate al complesso militare-industriale.

Durante la giornata di oggi, martedì 7 ottobre, gli studenti hanno organizzato una serie di iniziative all’interno della sede occupata: alle 10 l’assemblea di lancio per spiegare le ragioni dell’occupazione, seguita da un pranzo sociale e da un incontro di approfondimento sui legami tra l’Università Statale e Israele. Nel pomeriggio è prevista un’assemblea studentesca aperta anche a collettivi liceali e universitari, mentre la serata si concluderà con un aperitivo, musica e un allenamento di boxe popolare in collaborazione con ‘Le Sbarle’ e la Polisportiva Popolare ZAM.Non risultano, al momento, interventi delle forze dell’ordine o provvedimenti da parte dell’ateneo.