In Consiglio regionale, durante la seduta che ha visto la partecipazione a distanza del cardinale Pierbattista Pizzaballa, il tema della solidarietà è stato al centro dell’incontro dedicato all’assistenza sanitaria ai bambini di Gaza.
L’assessore al Welfare Guido Bertolaso ha illustrato l’impegno di Regione Lombardia, che ha accolto 25 minori palestinesi, la maggior parte con politraumi da guerra, accompagnati da 69 familiari o caregiver, nell’ambito del programma di soccorso sanitario internazionale coordinato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dal Ministero degli Affari Esteri italiano. È inoltre previsto l’arrivo di altri 4 bambini con 14 accompagnatori.
I pazienti, trasportati e assistiti dal personale sanitario dell’Agenzia regionale emergenza urgenza (Areu), sono stati presi in carico da alcune delle principali strutture ospedaliere lombarde: Niguarda di Milano, Istituto Nazionale dei Tumori, Policlinico e Ospedale dei Bambini Buzzi di Milano, Irccs San Gerardo di Monza, oltre al Papa Giovanni XXIII di Bergamo, e Spedali Civili di Brescia.
«Regione Lombardia è in prima linea per offrire assistenza sanitaria e umanitaria ai bambini di Gaza, vittime della guerra e bisognosi di cure urgenti – ha dichiarato Bertolaso -. Si tratta di un impegno concreto, che unisce la nostra rete ospedaliera, il volontariato e il sistema di accoglienza territoriale in un modello di solidarietà e competenza riconosciuto a livello nazionale. È un esempio del nostro welfare territoriale, capace di coniugare alta professionalità, efficienza organizzativa e attenzione umana».
Per coordinare gli aiuti materiali e le donazioni, Regione Lombardia ha individuato il Progetto Arca come soggetto di riferimento per la raccolta e la distribuzione dei fondi destinati ai bambini e alle loro famiglie. Finora, grazie alla generosità dei cittadini lombardi e al contributo delle associazioni coinvolte, sono stati raccolti 90mila euro, utilizzati per garantire beni di prima necessità, mediazione culturale, corsi di lingua, supporto educativo e trasporti. In totale, 18 famiglie e 52 minori hanno beneficiato dell’accoglienza.


