Milano, in aumento le concentrazioni di PM10: Arpa segnala livelli oltre la soglia

Le concentrazioni di PM10 a Milano tornano a superare i limiti consentiti. Secondo i dati rilevati da Arpa Lombardia, la qualità dell’aria in città peggiora nuovamente a causa dell’eccesso di smog che tende ad accumularsi nei bassi strati dell’atmosfera.

Il limite giornaliero previsto dalla legge è fissato a 50 microgrammi di PM10 per metro cubo. Nella giornata di martedì la centralina di piazza Duomo ha registrato un valore di 52,8 µg/m³, superando così la soglia. Situazione ancora più critica si è presentata in altre zone della città: viale Marche ha toccato i 63 µg/m³, Città Studi ha raggiunto i 59 µg/m³, via Senato si è fermata a 48 µg/m³, restando appena sotto il limite.

Al momento Regione Lombardia non ha attivato alcun protocollo aria straordinario: le misure scattano di solito dopo 5 giorni consecutivi di superamento del limite. Attualmente Milano ne ha registrati tre di fila. Dall’inizio dell’anno però i giorni con valori oltre soglia sono già 19, segno di una situazione che continua a riproporsi e che richiede attenzione.

La Pm10, quindi le polveri sottili nell’aria, sono dovute a una combinazione di fattori: influiscono il traffico di auto, moto, trasporto pubblico, i riscaldamenti delle case, le attività industriali e in generale i processi di combustione. In inverno, quando le condizioni meteo sono precarie e manca il vento, le particelle di Pm10 non riescono ad essere spostate e tendono ad accumularsi in città, facendo aumentare le concentrazioni nell’aria.

Un’esposizione a livelli elevati di PM10 può provocare danni alla salute peggiorando asma e bronchiti e, nei soggetti più fragili, contribuire a disturbi cardiovascolari. A lungo termine può favorire lo sviluppo di patologie croniche a carico di polmoni e cuore.