Milano torna in cima alla classifica nazionale sulla qualità della vita elaborata da ItaliaOggi e Ital Communications, in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma.
La città metropolitana conquista il primo posto nella 27esima edizione dell’indagine, che valuta 107 province attraverso nove aree tematiche: affari e lavoro, ambiente, istruzione, popolazione, reati e sicurezza, reddito e ricchezza, sicurezza sociale, salute, turismo e cultura.
Secondo i dati pubblicati, Milano guida la graduatoria grazie alla solidità dei servizi, al reddito medio elevato, alle infrastrutture e alla vivacità del tessuto economico. Il capoluogo lombardo rientra nel gruppo di testa in otto categorie su nove, con l’unica eccezione della sicurezza: nella sezione ‘Reati e sicurezza’, infatti, Milano figura all’ultimo posto nazionale, un elemento che continua a rappresentare una criticità strutturale.
La città di Monza si conferma alta nella classifica, pur registrando una lieve flessione e assestandosi al quinto posto, dopo Bolzano, Bologna e Firenze.
«Lo studio di ItaliaOggi mostra una sostanziale tenuta degli indicatori che riguardano il nostro territorio, in particolare quelli relativi alla popolazione – osserva il sindaco Paolo Pilotto -. Il fatto che famiglie e cittadini continuino a scegliere Monza e Brianza è un segnale importante che le istituzioni devono saper raccogliere».
Complessivamente, la classifica conferma la forte resilienza delle province del Centro-Nord, già evidenziata negli ultimi anni, con dieci posizioni di vertice occupate interamente da aree settentrionali. In coda alla graduatoria restano invece diverse province del Sud, a conferma dei divari territoriali che il Paese fatica a colmare.


