Cusano Milanino, rubato il Babbo Natale dall’aiuola curata dai residenti

A Cusano Milanino, nel mese di dicembre, c’è un vero e proprio villaggio di Natale in miniatura allestito nell’aiuola tra i civici 31 e 35 di via Monte Cervino. Alberelli decorati, elfi, gnomi ricavati da ceppi di legno e un Babbo Natale artigianale accoglievano i passanti. Nei giorni scorsi, però, proprio il Babbo Natale è stato rubato.

A prendersi cura di quell’aiuola da diversi anni è Silvio Omodeo, residente nella via dal 1976, che attraverso Legambiente si occupa della pulizia e dell’abbellimento dell’area verde pubblica. «L’idea mi è venuta perché mi faceva piacere che l’ingresso di casa mia fosse bello – racconta Omodeo al Gazzettino Metropolitano – entrare ogni giorno in uno spazio curato e accogliente». Oggi l’aiuola, circondata da tre oleandri, ospita bulbi di giacinti e tulipani, crisantemi e fiori stagionali. Un piccolo giardino in uno spazio pubblico che, a Natale, a Pasqua e a San Valentino, si arricchisce di decorazioni, luci e piccole sculture.

Un’idea semplice, basata su un principio preciso: «Con poca spesa e un po’ di lavoro si può vivere in un luogo più bello per tutti». Le decorazioni e gli allestimenti nascono quasi esclusivamente da materiali di recupero: tronchi e ceppi provenienti dalla potatura degli alberi, bancali, pezzi di legno avanzati, latte dell’olio e cassette del vino. Oggetti trasformati in elementi decorativi grazie al lavoro manuale e alla creatività.

«Sono circa sei anni che porto avanti questa attività – spiega Silvio Omodeo – con l’aiuto di mia sorella, che è molto brava a dipingere. Ogni anno realizziamo tre allestimenti tematici: San Valentino, Pasqua e Natale. A Pasqua, ad esempio, compaiono coniglietti realizzati con vasi di terracotta e legno».
Quella di via Monte Cervino non è l’unica esperienza: un progetto simile è stato realizzato anche a Milanino, in un’aiuola di viale Buffoli, vicino alla chiesa.

Il Babbo Natale rubato era stato appoggiato su una pila ricavata dai rami di oleandro e la decorazione è durata solo una sera prima di scomparire. Si tratta dell’episodio più recente di una serie di piccoli vandalismi. «C’è sempre qualcuno che rovina – osserva Omodeo – ed è un peccato, perché si tratta di uno spazio pubblico, fatto per tutti».
Il Babbo Natale forse non tornerà, ma l’aiuola di via Monte Cervino continua a raccontare una storia di cura quotidiana per il territorio e la comunità.