Al Castello Sforzesco in mostra ‘L’Italia sulla neve, gli italiani e gli sport invernali’

Il Castello Sforzesco di Milano metterà in scena un’esposizione di riviste illustrate, cataloghi e cartoline che mettono al centro gli italiani e gli sport invernali. L’iniziativa fa parte dell’Olimpiade culturale di Milano-Cortina 2026 e verrà esposta nelle salette della grafica fino al 22 marzo 2026.

La mostra mette in luce come a partire dall’Ottocento la montagna cambia il suo ruolo all’interno dell’immaginario italiano. Da semplice luogo di esplorazione, si trasforma in una vera e propria meta di villeggiatura grazie alla creazione delle varie malghe e baite. Tra gli anni ’20 e gli anni ’30 del Novecento vengono costruiti i primi alberghi e cominceranno a diffondersi gli sport da montagna come la slitta, lo sci, il curling e l’hockey.

La mostra cerca di leggere questo fenomeno attraverso la ripresa di riviste illustrate e cataloghi che appartengono alla raccolta Bertarelli e che sono legati alla nuova visione della montagna. Nella prima parte dell’esposizione viene messo il focus sul rapporto tra l’evoluzione della moda e la diffusione degli sport invernali: tante le riviste illustrate come Il secolo XX, Varietas, Ars et Labor, così come cataloghi di abbigliamento invernale di Marcello Dudovich e Giovanni Manca per la Rinascente. Nella seconda parte della mostra invece si passa alle località turistiche frequentate già nel passato dagli italiani per praticare gli sport invernali: ci sono riviste dell’ente nazionale per l’incremento delle industrie turistiche e del Touring club. Una sezione della mostra è dedicata anche ai manifesti legati ad alcune olimpiadi del novecento tra cui quelle di Chamonix nel 1924.

«Questa mostra valorizza uno straordinario patrimonio grafico e documentario della città, la Raccolta Bertarelli, raccontando un capitolo fondamentale della storia culturale e sociale italiana. In vista delle Olimpiadi invernali di Milano Cortina 2026, ‘L’Italia sulla neve’ sottolinea il ruolo centrale di Milano come crocevia di creatività, comunicazione, moda e turismo, capace di leggere la tradizione attraverso uno sguardo contemporaneo e di proiettarla verso il futuro» commenta l’assessore alla Cultura, Tommaso Sacchi.