Lettere a Babbo Natale: una tradizione che continua anche a Milano

La tradizione della lettera a Babbo Natale affonda le sue radici tra storia, mito e cultura popolare. Una delle testimonianze più antiche di cui abbiamo notizia risale al 1895.

Si tratta di una letterina ritrovata a Dublino nel 1992, nascosta nella cappa di un camino. A scriverla fu un bambino, Michael, che affidò a un semplice foglietto una lista di pochi desideri essenziali. Il luogo in cui fu lasciata non era casuale: secondo la credenza diffusa all’epoca, Babbo Natale entrava nelle case proprio dal camino, ed era lì che le richieste potevano essere ‘recapitate’. Il gesto di scrivere una lettera al portatore dei doni nasce però molto prima della figura moderna di Babbo Natale.

Le sue origini si intrecciano con il culto di San Nicola, vescovo vissuto tra il III e il IV secolo, noto per la sua generosità verso i bambini e i più poveri. Nel Medioevo era diffusa l’usanza di lasciare preghiere o richieste al santo. Nel corso dell’800, con la fusione tra San Nicola e il personaggio di Santa Claus, soprattutto negli Stati Uniti, la lettera divenne un elemento centrale del rito natalizio.

Altro elemento che contribuì alla creazione della tradizione fu la poesia ‘The night before Christmas’, pubblicata nel 1823, che fissò nell’immaginario collettivo l’idea di una visita notturna, personale e dedicata a ogni bambino. A rafforzare l’uso della posta contribuì l’illustratore Thomas Nast, che nella seconda metà del secolo raffigurò Babbo Natale intento a leggere le lettere dei bambini, dando loro persino un indirizzo simbolico.

Con la diffusione dell’alfabetizzazione e dei servizi postali, la tradizione si consolidò anche in Europa e divenne, nel ‘900, un appuntamento ricorrente del periodo natalizio. Le richieste, inizialmente essenziali, si sono evolute insieme alla società, mantenendo però intatto il valore simbolico del gesto.

In Italia, Poste Italiane rinnova ogni anno il progetto ‘La posta di Babbo Natale’, attivo dalla metà di novembre. Le letterine, anche non affrancate, vengono raccolte nei centri postali di tutto il Paese e ricevono una risposta personalizzata, spesso accompagnata da un piccolo gadget. L’iniziativa coinvolge scuole, ospedali e associazioni, affiancando alla risposta cartacea strumenti digitali e attività educative.

A Milano, la tradizione trova spazio anche nel Christmas Village ai Giardini Indro Montanelli, dove i bambini possono imbucare la propria lettera direttamente nella ‘Casa di Babbo Natale’ e incontrarlo di persona. Un’esperienza che unisce gioco e immaginazione, mantenendo viva la consuetudine che accompagna l’attesa del Natale.