Arcivescovo di Milano: «La banalità è una nebbia che scolorisce la vita»

L'arcivescovo di Milano Mario Delpini

È stata dedicata al tema della ‘banalità’ l’omelia pronunciata dall’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, in occasione della solenne Messa di Natale celebrata in Duomo.

Un intervento che ha posto l’accento non tanto sulla ‘banalità del male’, quanto sul ‘male della banalità’, intesa come atteggiamento diffuso capace di impoverire la vita personale e collettiva. Nel suo messaggio, Delpini ha descritto la banalità come «una nebbia che avvolge e scolorisce la vita», fatta di parole «vecchie, stanche, grigie», di luoghi comuni e ripetizioni che rendono i discorsi «insopportabili».

Di fronte a questo scenario, l’arcivescovo ha indicato il silenzio come possibile risposta: «Nel silenzio la Parola si fa carne, la verità si rivela come luce e la vita risplende come vocazione». Un altro aspetto richiamato riguarda i ‘desideri piccoli’, definiti come capricci infantili che spesso accompagnano anche gli adulti, orientati verso soddisfazioni immediate e consumistiche. Secondo Delpini, quando questi desideri diventano soffocanti, è possibile riscoprire la preghiera, che dà voce a desideri più grandi, non riducibili ai prodotti e ai piaceri a disposizione.

L’arcivescovo ha poi affrontato il tema della suscettibilità, considerata una forma di banalità che alimenta risentimento, reazioni sproporzionate e desiderio di rivalsa. In questo caso, la via indicata è quella della mitezza, come alternativa alla spirale di offesa e violenza. Infine, Delpini ha parlato della banalità legata alla ripetizione e all’omologazione sociale, fatta di abitudini imposte e comportamenti ripetuti senza riflessione, soprattutto durante le festività.

Contro il «calendario noioso della ripetizione», l’arcivescovo ha invitato a ‘imparare a fare Natale’, restituendo senso autentico alla celebrazione. Un’omelia che ha proposto una riflessione sul Natale come occasione per uscire dall’automatismo quotidiano e riscoprire silenzio e preghiera.