Solidarietà e Coronavirus: il premio del Fantacalcio in donazione agli ospedali di Sesto e Cinisello

Diciotto squadre, ventidue amici di Cinisello Balsamo e Milano in gara per uno dei giochi più famosi di tutta Italia: il Fantacalcio.

Si tratta di un gioco virtuale legato alle prestazioni dei giocatori del campionato di calcio di Serie A, In base alle votazioni, ai gol fatti, ai gol subiti e molto altro i ‘fantallenatori’ si sfidano tra loro, in un vero e proprio campionato. Una sfida a premi, perché all’inizio della stagione calcistica si mette una quota di partecipazione che viene poi ridistribuita tra i vincitori alla fine del campionato.

E legata al Fantacalcio da Cinisello Balsamo arriva una bellissima storia di solidarietà in questi giorni di emergenza Coronavirus. Un gruppo di amici, che si sono conosciuti oltre quindici anni fa frequentando l’oratorio San Luigi di Cinisello Balsamo, ha deciso di donare il premio finale all’Asst Nordmilano, per aiutare nel loro piccolo l’Ospedale di Sesto San Giovanni e il Bassini della ‘loro’ Cinisello Balsamo.

«Si tratta di un’iniziativa che si sta diffondendo in tutta Italia – ha spiegato il presidente del campionato Matteo Chieregatti -. Chi partecipa al Fantacalcio sceglie liberamente di donare il montepremi agli ospedali della propria città, per aiutare gli operatori sanitari che sono in prima linea contro il Coronavirus. Un piccolo gesto per una causa importante, subito i miei compagni hanno risposto positivamente alla proposta di donare e questo fa molto piacere».

I ragazzi cinisellesi hanno così ‘rinunciato’ al montepremi effettuato una donazione di 700 euro per l’Asst Nordmilano, per contribuire all’acquisto dei dispositivi di protezione individuali per il personale sanitario impegnato ogni giorno nel territorio in questa importantissima battaglia al Coronavirus. «Il Fantacalcio è un gioco, la tutela di chi salva le nostre vite è un obbligo morale. Speriamo che con questo gesto molti altri ‘fantallenatori’ del Nordmilano scelgano di rinunciare ai loro premi e decidano di aiutare gli ospedali del nostro territorio», ha concluso Chieregatti.