Campari haute couture

Quattro sezioni tematiche raccontano 150 anni di brand

È una mostra che affascina in egual modo amanti della moda e neofiti, poiché è difficile rimanere indifferenti di fronte alla bellezza. ‘Storie di Moda. Campari e lo stile’, è stata inaugurata venerdì scorso nei locali dell’affascinante galleria del gruppo Campari, proprio a Sesto San Giovanni, in via Antonio Gramsci 161. La mostra, curata dall’italo brasiliana Renata Molho, crea un filo rosso tra il materiale d’archivio della collezione Campari e le opere di Fortunato Depero, Bruno Munari, Marcello Dudovich, Franz Marangolo. Punta di diamante i bozzetti di Gianfranco Ferré, le calzature di Ferragamo e gli esclusivi abiti di Giorgio Armani. Un dialogo che si articola in quattro sezioni: Elegance, Shape and Soul, Futurismi, Lettering, nelle quali si ripercorre la strategia comunicativa e lo stile del colosso dell’aperitivo.
Nei 150 anni di storia di Campari si rispecchia anche la storia di un’epoca, quella italiana, che attraversa la belle epoque, due guerre mondiali e i ‘roaring sixties’, i ruggenti anni ‘60. Nella sua strategia di comunicazione, Campari parla a uomini e donne emancipati e indipendenti, che non rinunciano a uno stile unico e facilmente riconoscibile. Il gruppo si è servito quindi dei lavori di grandi stilisti e pittori, che attraverso bozzetti e opere d’arte hanno segnato le tendenze di stile di un’epoca.
Colpisce infine il lettering, l’arte di comunicare un prodotto partendo semplicemente dal nome del marchio, che viene stampato, scolpito, ingigantito e scomposto, fino a fissarsi con prepotenza nell’immaginario e nella memoria degli italiani, creando un indissolubile legame di appartenenza con il rosso aperitivo.


Pomeriggio ‘giallo’ alla libreria Tarantola

L’autore aveva esordito con un racconto scritto con Ammaniti

Continua la stimolante offerta culturale promossa dalla premiata Libreria Tarantola. Sabato 13 ottobre è il turno del romanzo giallo.
Antonio Manzini presenterà il suo ultimo romanzo, il noir ‘Fate il vostro gioco’. L’autore, che ha esordito con un racconto scritto in collaborazione con Niccolò Ammaniti e ha pubblicato diverse opere con Sellerio, sarà presente dalle 15.30 in libreria (piazza Martiri di Via Fani, Sesto). In ‘Fate il vostro gioco’, il personaggio creato da Manzini, il vicequestore Rocco Schiavone, si imbatte in una difficile indagine che lo porta da Aosta al casinò di Saint-Vincent. Un giallo che tratta il difficile tema del gioco d’azzardo, descrivendo un sistema marcio, che lucra sulla miseria causata dal demone del gioco. Una storia che racconta di ludopatia e di avidità.
In tutto questo, nonostante la complessità dell’indagine, Rocco cerca di ricucire i rapporti coi suoi amici romani.