Biblioteche, giochi senza frontiere

Fino al 10 novembre tornei di scacchi e Risiko nei centri dell’hinterland

Non solo libri. Le biblioteche di tutto il mondo si ritagliano almeno una settimana all’anno per celebrare il gioco in tutte le sue forme, da quello da tavolo al digitale.
Si chiama ‘International games week’, è la settimana internazionale del gioco in biblioteca. Nata nel 2007 in America, l’idea iniziale era stabilire il record mondiale di giocatori di uno stesso gioco da tavola, nello stesso momento, in luoghi diversi del mondo. Nel 2012 viene aggiunto anche il ‘Global gossip game’: una sorta di telefono senza fili da una biblioteca all’altra del pianeta. La sfida inizia con una frase fatta partire dalla libreria St. Kilda, a Melbourne, per poi passare i 7 continenti e terminare alla biblioteca pubblica di Homer, in Alaska. Gli ideatori dell’evento sono, come spesso accade per i centri di aggregazione e le biblioteche pubbliche, entusiasti gruppi di cittadini volontari. Negli Usa, in prima linea si conta l’Ala (American library association) e la GameRT, una ‘tavola rotonda’ dei bibliotecari. In Australia, gli esperti del settore si riuniscono sotto l’Australian library and information association. La Nordic game week è l’istituto di cooperazione delle librerie nordiche con il Nordic Game Institute. Per finire, l’associazione italiana biblioteche partecipa all’Igw con lo scopo di «promuovere i servizi bibliotecari e chiedere un maggiore riconoscimento della professione del bibliotecario in Italia». Una rete che attraversa davvero mezzo mondo, con una partecipazione di utenza impressionante: negli ultimi otto anni, oltre 10mila biblioteche si sono registrate, 380 si sono iscritte a tornei di videogame e 2mila persone hanno partecipato al Global gossip game. In Italia, è festeggiato soprattutto il 10 novembre, eletta come giornata internazionale del gioco. Per quest’anno, il team del Belpaese ha organizzato il gioco inter-bibliotecario sugli anagrammi: ognuno potrà creare il proprio a partire da materiali trovati in biblioteca e poi condividerlo sui social con l’hashtag: #bibliotecheingioco. Nell’hinterland di Milano, le biblioteche aderenti sono il Pertini di Cinisello, la Tilane di Paderno e la biblioteca Centrale di Sesto, tutte consorziate al Csbno.


Il Pertini – Cinisello
Tornei di Risiko, scacchi e giochi da tavola


Il Pertini, ‘gigante buono’ di Cinisello, è da sempre considerato più di una biblioteca. Centro culturale, laboratorio multimediale e luogo di aggregazione per persone di tutte le età, dai piccolissimi agli anziani. Al piano terra del centro sono già organizzati, durante l’anno, corsi ed esercitazioni di scacchi. Per l’Igw non è quindi una sorpresa che sabato 10, dalle 16, venga organizzata una ‘simultanea’ di scacchi insieme al maestro Mina Nissem. Sempre sabato, dalle 15 alle 19 è il turno dei giochi da tavolo. Giovedì e venerdì dale 20.30 si terranno l’eliminatorie del torneo di Risiko! che si concluderà domenica 11 alle ore 15, con semifinali e finali.




Cadioli – Sesto
Un pomeriggio tutto all’insegna del divertimento


Dai giochi di ruolo come ‘Ticket to ride’, agli astratti scacchi, la biblioteca centrale di Sesto ‘Pietro Lincoln Cadioli’ aderisce all’Igw con un pomeriggio tutto incentrato sui giochi da tavola. Sabato 10 novembre alle 17.30, gli utenti potranno provare tutta la collezione della biblioteca.
Sì, perché la Cadioli ha allestito permanentemente un’apposita area giochi, che possono anche essere presi in prestito alle stesse condizioni dei libri.
L’ingresso all’evento di sabato è gratuito e non c’è necessità di prenotare.




Tilane – Paderno
Chi ha perso la teiera della Regina?


Mrs Dust, la sbadata domestica di Buckingaham Palace, ha perso la teiera della Regina. Riuscirà la signorina a ritrovare il prezioso oggetto? Chiaramente avrà bisogno di aiuto dagli abitanti del palazzo. Uno spettacolo teatrale, ‘The Queen’s Teapot’, che si snoda in italiano e in inglese fra giochi, prove e indovinelli. La proposta della biblioteca di Paderno Dugnano, nella quale è appena stata inaugurata una Gaming Zone, non è certo scontata e attende bambini e ragazzi sabato 10 novembre alle ore 10, solo su prenotazione. Nel pomeriggio, dalle 16, Tilane sarà animata dai più tradizionali tornei di giochi da tavolo
e videogames.





 

«La socialità al primo posto»

 

Il modello è il Nord Europa. Con le gaming zone e la robotica educativa


«Da molti anni il Csbno aderisce all’International games week», spiega Fabio Degani, presidente del Consorzio bibliotecario nord ovest. «La ragione per cui si fa, è che le biblioteche stanno cambiando fisionomia dal punto di vista della rappresentazione sociale». Secondo Degani, le biblioteche sono sempre meno il punto di riferimento di studiosi e acculturati e sempre più luoghi di socialità culturale. «Ci sono diverse modalità e strategie per farlo, ma è indubbio che i centri cittadini esprimano funzioni di incontro delle persone rispetto ai propri interessi e inclinazioni personali».
La biblioteca come punto di incontro e perno di interessi ha bisogno anche di una modifica strutturale dello spazio in cui i libri vengono ‘ospitati’: «È importante in quest’ottica non solo aderire all’Igw ma allestire sale appositamente dedicate al gioco, delle ‘gaming zone’, come alla Tilane di Paderno o alla biblioteca di Sesto». Sale permanenti, nelle quali convivono giochi da tavolo e digitali o che hanno come protagonista la robotica educativa. «Su questa forma innovativa di divertimento, un plauso va ai centri di Cinisello e Canegrate, che hanno investito molto». Come funzionano le ‘gaming zone’? Il gioco è trattato alla pari del libro: oggetto di prestito della durata di 30 giorni.
«La nostra ispirazione sono le biblioteche del Nord Europa, centri civici nei quali i cittadini organizzano incontri e partecipano a corsi di ogni genere», spiega Degani. Si punta sul gioco anche come strumento educativo: «È uno di quei sistemi di apprendimento efficace, si compone di sfide che stimolano la collaborazione e la capacità di problem solving, aiuta ad assimilare nuove strategie di apprendimento. Questi sono temi essenziali per una biblioteca».
Del Csbno fanno parte 32 ‘complessi’ pubblici, di cui 16 partecipano all’International games week di quest’anno. Sul sito del Csbno sono pubblicati gli eventi organizzati in ogni centro. «Si tratta di un cartellone da 10 giorni, che prosegue fino al 15 novembre. Le proposte sono tutte varie e diverse, grazie alla creatività dei bibliotecari».
L’obiettivo che Degani si prefigge? «Tutte e 32 le biblioteche potrebbero aderire, anzi ritengo probabile che nei prossimi anni raggiungeremo la totalità delle adesioni», assicura. Al di là dell’Igw, è chiaro che il centro culturale, la biblioteca pubblica, è un luogo in cui il libro ‘fa da sfondo’ a un’idea forte di partecipazione e di crescita collettiva. E, perché no, si cresce anche e soprattutto divertendosi.