Telecamere negli asili lombardi

Silvia Sardone è firmataria di una delle proposte di legge

Fondi in arrivo per la sicurezza dei bambini. La Lombardia sarà la prima Regione italiana a installare all’interno degli asili nido e dei micronidi le telecamere a circuito chiuso, per prevenire o fermare eventuali maltrattamenti subìti dai più piccoli. Si tratta di un finanziamento a cui potranno accedere tutte le strutture interessate e di cui la Regione si è fatta carico di darne comunicazione pubblica attraverso il suo sito internet. Un investimento sulla sicurezza dei più piccoli pari a quasi un milione di euro, sommando i 600mila per favorire l’installazione di sistemi di videosorveglianza negli asili nido e nei micronidi lombardi e 300mila euro per interventi di ‘formazione e prevenzione’ degli operatori che lavorano in queste strutture e delle famiglie dei bambini che le frequentano. Una delle proposte di legge, che dovranno ottenere il via libera dal Pirellone il prossimo 27 novembre, porta la firma della sestese Silvia Sardone, consigliere regionale del Gruppo Misto.
«L’obiettivo della mia proposta di legge – dichiara Sardone – è quello di agevolare la sicurezza all’interno di nidi e materne. Io sono mamma di due bambini, ma quando sono piccoli è difficile capire se da parte loro c’è o meno una denuncia di maltrattamento».
Presentata lo scorso 14 giugno, la proposta di Silvia Sardone nasce sulla base di alcune considerazioni fatte a partire da fatti di recente cronaca nazionale sui maltrattamenti fisici e psicologici di minori a scuola. Nella relazione inviata alle commissioni, il consigliere regionale ha voluto sottolineare come questo tipo di legge andrebbe ad aumentare ulteriormente l’attenzione ai minori e alla fasce più deboli attuata dalla Regione, che nel recente passato si è resa protagonista di un provvedimento analogo all’interno delle residenze per anziani e per disabili della Lombardia.
«Portare avanti progetti come questo è fondamentale perché permetterebbe di difendere chi non fosse in grado di denunciare possibili molestie o maltrattamenti», aggiunge Sardone. Attualmente il progetto di legge si trova in Commissione Sanità e in attesa del verdetto del 27 novembre, la mente è già al lavoro per l’immediato futuro: «La speranza è che possano aderire la maggior parte di nidi o marterne della Regione Lombardia», conclude Sardone.