Magro: «Il problema è l’educazione ambientale»

L'assessore all'Ambiente di Sesto San Giovanni, Alessandra Magro

Intervista a tu per tu con l’assessore sestese Alessandra Magro

Alessandra Magro, classe 1985, è una delle più giovani fra gli assessori di Sesto. Ex speaker di Radio Padania e ufficio stampa della segreteria provinciale Lega Nord Martesana, ha la delega alla Cultura e all’Ambiente. E proprio su questo la abbiamo interrogata, a proposito delle moltissime segnalazioni dei cittadini rispetto all’igiene urbana e alla qualità dell’aria.

Quali sono gli obiettivi del suo assessorato?
«Sicuramente ci concentriamo su verde e igiene urbana. Siamo molto soddisfatti dell’appalto biennale avviato nel 2019, vinto dall’impresa Baronchelli, dotata di tutti i mezzi e che fa una manutenzione a 360 gradi: taglio erba, potatura siepi e alcuni alberi. Non ci sono risorse per potare tutti gli alberi nello stesso periodo e organizziamo il taglio ciclicamente, così da arrivare a fine mandato avendoli completati tutti. È in corso il terzo sfalcio dell’erba e siamo soddisfatti poiché non sono pervenute segnalazioni, mentre l’anno scorso ce n’erano centinaia. Ci sono importanti risultati anche per la cura delle aiuole: abbiamo trovato sponsor e adottanti per 30 aree. Il principio da cui ci muoviamo è che ‘bello chiama bello’: le zone molto curate dovrebbero spingere i cittadini a mantrenerle tali».

Questione rifiuti e discariche urbane, quali provvedimenti prende il Comune?
«Puntiamo sulle telecamere: abbiamo partecipato infatti a un bando di Regione Lombardia per dotarci di altre fototrappole. Spiace però constatare che i soggetti trasgressori sono attività commerciali, anche da fuori Sesto. Siccome non riusciamo a far fronte a questo fenomeno è come se fosse passato il messaggio ai Comuni limitrofi di poter scaricare i rifiuti sul nostro territorio. La multa per i contravventori ammonta a qualche centinaio di euro».

Parlando di orti urbani, come mai è stata eliminata la funzione didattica dal nuovo regolamento?
«Abbiamo voluto tenerli separati dagli orti didattici, collocati all’interno delle scuole, evitando così di spostare i bambini da una parte all’altra della città. Ciò non toglie che gli ortisti organizzano periodicamente attività per bambini. Il progetto degli orti didattici all’interno dei plessi scolastici partirà a settembre».

Zanzare, qual è il piano di attacco?
«L’appalto è lo stesso dell’anno scorso: prevede una serie di interventi con pastiglie nelle caditoie della città. Abbiamo chiesto anche due interventi ‘di rinforzo’ con azioni notturne applicando un prodotto sulla vegetazione. Inoltre abbiamo inaugurato un tavolo intercomunale con Cinisello Balsamo, Bresso, Cusano e il Parco Nord, per trovare sinergie sull’area, in modo da attuare gli interventi nella stessa settimana e ottenere risultati più efficaci».

La futura Biopiattaforma è vista da alcuni come una minaccia alla qualità dell’aria cittadina, cosa ne pensa?
«Il problema a Sesto non è la Biopiattaforma ma l’educazione ambientale. Ci sono ancora troppe persone che non sanno fare al meglio la differenziata, quindi al posto di bruciare nel forno quella piccola parte di rifiuti indifferenziati ci finiscono tonnellate di plastica riciclabile, che fanno molti più danni di un impianto come quello della Biopiattaforma, che nascerà fra un paio di anni e sarà all’avanguardia».

A proposito di differenziata: vede la tariffa puntuale nel futuro di Sesto San Giovanni?
«Possiamo pensarci, ma non può essere introdotta nell’appalto attuale. Bisogna aspettare il prossimo, nel 2022».

di Noemi Tediosi