Casa, nuovo bando a Sesto: ecco cosa cambia

Sono dieci gli appartamenti popolari sestesi messi al bando dal 19 settembre al 31 ottobre, con qualche novità sul tema casa.

Prima di tutto, la graduatoria Erp (Edilizia Residenziale Pubblica) scadrà automaticamente all’assegnazione di questi nuovi alloggi, che si chiameranno Sap (acronimo per Servizi Abitativi Pubblici). Di questi fanno parte 10 appartamenti nel Comune di Sesto San Giovanni, cinque di proprietà comunale e cinque di Aler. Altri otto sono invece al bando nel Comune di Cologno Monzese.

«La novità più importante – spiegano dal Comune di Sesto  – riguarda la domanda per l’assegnazione, che da quest’anno si potrà fare solo online sulla piattaforma di Regione Lombardia. Per aiutare chi ha difficoltà con la nuova procedura abbiamo aperto due sportelli in via Benedetto Croce, al civico 12 e 28. Lì, i cittadini che vogliono partecipare al bando potranno ricevere aiuto nella compilazione della domanda».

Cambiamenti anche nella struttura della graduatoria, che quest’anno sarà formata da un unico elenco, a differenza dei cinque degli anni passati. Fra i requisiti necessari per l’assegnazione, compare di nuovo l’obbligo del certificato del catasto del paese di origine per i cittadini che provengono da paesi extra europei.

«Un requisito che non costituisce una discriminazione ma anzi viene applicato perché tutti abbiano pari diritti – dicono dall’amministrazione -. Il Tar ci ha sempre dato ragione e da quando ci siamo insediati abbiamo assegnato 58 case a cittadini italiani e 2 a famiglie straniere o miste». Ma c’è anche chi contesta il criterio richiesto dall’amministrazione locale.

Netta la posizione di Marco De Guio, dell’Unione Inquilini Sesto: «Le graduatorie sono composte dal 50 per cento di cittadini italiani e 50 per cento di stranieri, quindi l’assegnazione di sole 2 case a questi ultimi è una chiara discriminazione. Senza contare che se un italiano ha proprietà all’estero, queste non vengono prese in considerazione per la graduatoria. Ci stiamo muovendo perché il diritto alla casa venga garantito a tutti i residenti: abbiamo ancora ricorsi in sospeso al tribunale di Monza e Milano».

Noemi Tediosi