Spaccio a Sant’Eusebio, non si placano le polemiche a Cinisello

Non si placano le polemiche politiche a Cinisello Balsamo dopo la presenza delle telecamere di Striscia La Notizia nel quartiere. Il servizio ha riaperto il ditattito politico tra l’attuale giunta e la precedente amministrazione sulla tematica dello spaccio.

«Il Sindaco Ghilardi – aveva puntato il dito l’ex primo cittadino Siria Trezzi – ha fatto molta campagna elettorale a S. Eusebio negli anni scorsi, ma quali azioni ha messo in campo, per davvero, da quando è in carica? Non bastano i ‘farò’, i ‘bisogna agire’, i ‘ci vuole il pugno duro’. Cosa intende fare di concreto questa amministrazione per liberare S. Eusebio, oltre a dichiarazioni generiche». L’attuale consigliere comunale del Partito Democratico ha presentato una lunga lista di domande al primo cittadino, per capire la strategia che l’amministrazione ha intenzione di applicare per risolvere il problema. «Azioni concrete e non campagna elettorale», aveva concluso Trezzi.

Le critiche sono però state rispedite al mittente da parte di Ghilardi. «Le considerazioni del consigliere Trezzi sulla sempre attuale emergenza del tema droga nel quartiere Sant’Eusebio suonano ora come un’ammissione di colpa – ha commentato il sindaco – . Se il sottoscritto, eletto solo un anno fa, si è trovato ad affrontare una situazione ancora così critica è proprio perché il problema non è stato risolto dall’ex sindaco, nonostante abbia avuto la possibilità di lavorare su questo tema per molti anni, prima come consigliere di maggioranza, poi come assessore ai Servizi Sociali e infine come sindaco con la delega alle case. Dunque, non posso accettare lezioni da chi è stato ai posti di governo per 20 anni e che di fatto ha fallito».

«Fa poi davvero sorridere che sia lei a fare la paternale e ad accusarci. Stiamo, infatti, parlando dello stessa persona che per ideologia non ha attivato le giuste politiche di sicurezza e non ha ritenuto indispensabile rafforzare il corpo della Polizia Locale e le conseguenze di queste scelte le stiamo subendo tutt’oggi».

Il tema della sicurezza, più in generale, è stato ampiamente discusso in campagna elettorale ed è stato al centro di diversi provvedimenti presi dall’amministrazione, secondo quanto aggiunto dal sindaco Ghilardi: «I numeri degli arresti parlano chiaro, 23 negli ultimi due mesi.  Come ho già avuto modo di riferire in questi giorni, fin dall’inizio della mia legislatura è stato messo a punto un piano di intervento concordato con il Prefetto di Milano, in virtù del quale le Forze dell’Ordine sono presenti quotidianamente giorno e notte. Ad oggi si sono svolti quattro incontri, di cui uno con l’allora Prefetto e oggi Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e tre con l’attuale Prefetto Renato Saccone. 
A questi incontri si aggiunge la convocazione del Comitato per l’Ordine Pubblico e la Sicurezza Provinciale. Si sono tenuti almeno una decina di Tavoli con Aler, l’ultimo solo pochi giorni fa anche alla presenza dei rappresentanti degli inquilini; con i vertici di Aler sono in costante rapporto, anche come membro nell’Osservatorio per la legalità e la trasparenza».

«Andiamo avanti con determinazione e coraggio, lo dobbiamo agli abitanti onesti del quartiere», ha concluso Ghilardi.

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