Fibrosi cistica, Rachele Somaschini: 150mila euro per la Ricerca

Un 2019 da record, in pista e fuori dall’abitacolo. In chiusura dell’anno la pilota di rally di Cusano Milanino Rachele Somaschini ha reso noto quanto è stato raccolto nel 2019 dal suo progetto ‘Correre per un respiro’ nato proprio con l’obiettivo di sensibilizzare sulla fibrosi cistica, malattia rara con cui convive la stessa giovane cusaense.

«Il bilancio di fine anno – spiega Somaschini – ci dice che il messaggio di solidarietà è arrivato forte e chiaro. Il progetto #CorrerePerUnRespiro ha infatti raggiunto la cifra di 150mila euro raccolti, ammontare destinato a crescere ancora e che ha permesso di finanziare per 110mila euro il progetto Task Force For Cystic Fibrosis».

Correre Per Un Respiro è nato nel 2016 e, da allora, Rachele ha vestito i colori di FFC e portato il messaggio in tutte le gare che ha corso, a partire dal Campionato Italiano Velocità Montagna, al MINI Challenge e quest’anno al Campionato Italiano Rally, allestendo da allora oltre 60 postazioni per sensibilizzare il pubblico sulla malattia.

«Nel totale generale delle donazioni – prosegue Somaschini -, abbiamo raddoppiato la cifra dello scorso anno raccogliendo oltre 50mila euro. La ricerca ha fatto passi da gigante in questi ultimi tempi e io ho sempre pensato che, solo sostenendola, sarebbe stato possibile fare la differenza. Soltanto cinquant’anni fa, i bambini affetti dalla mia malattia non superavano i tre anni di vita, ma lo sviluppo di nuove terapie antibiotiche meno invasive o lo studio di apparecchiature per una fisioterapia più mirata sono conquiste che hanno permesso di rendere la vita di noi malati un po’ più accettabile e ci hanno donato più tempo per vivere. Si sente sempre spesso nominare la ricerca, ma pochi sanno veramente cosa significa operare in questo settore. Quel lavoro comporta innumerevoli ore di studio, notti in laboratorio, risultati deludenti, strade da cominciare da capo. Tra i nostri volontari ci sono i ricercatori stessi, che abbiamo voluto incontrare per capire chi stavamo sostenendo. Conoscerci è stato fondamentale, perché l’unione fa la forza e dà nuove motivazioni per  combattere la malattia, ognuno dando il proprio contributo. Per questo voglio ringraziarvi tutti, di cuore, per averci supportato e per essere al nostro fianco in questa grande battaglia».