È morto Enrico Decleva, il rettore umanista della Statale di Milano

Si è spento ieri Enrico Decleva, in seguito a una lunga malattia. Rettore dell’Università degli Studi di Milano dal 2001 al 2012 e personaggio di spicco nella comunità intellettuale, Decleva era studioso di storia politica italiana e delle relazioni internazionali dell’800 e del ‘900. L’annuncio è arrivato anche da parte del ‘suo’ ateneo, che ha fatto sapere: «La comunità intera dell’Università degli Studi di Milano ricorda con commozione e gratitudine Enrico Decleva».

Classe 1941, Decleva si era laureato in Lettere alla Statale e qui aveva insegnato Storia contemporanea, prima come professore straordinario e poi da ordinario. Preside della facoltà di Lettere e Filosofia dal 1986 al 1997, prorettore dal 1997 al 2001, è stato anche presidente della Crui, la Conferenza dei Rettori delle Università italiane dal 2008 al 2011. 

Nel corso dei suoi studi, ha approfondito molteplici ambiti della storia contemporanea e tra i suoi progetti più importanti ricordiamo il Centro Apice, che promuove l’acquisto di fondi librari di valore per gli studi sulla storia della stampa e dell’editoria. Tra i suoi meriti la varietà dell’offerta formativa dell’università e lo sviluppo delle sedi sul territorio, tra cui il polo di Sesto San Giovanni e la sede di via Noto.

Rettore umanista, ha saputo promuovere l’identità della Statale come ateneo multidisciplinare, generalista e di ricerca insieme. Nel 2002 ha sostenuto l’ingresso dell’ateneo nella Leru, la League of European Research Universities, di cui ancora oggi la Statale è l’unico membro italiano. Vicepresidente della Società storica lombarda dal 1985 al 1995, è stato membro effettivo dell’Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere, del Consiglio di amministrazione della Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori e vicepresidente del Comitato italo-svizzero per la pubblicazione delle opere di Carlo Cattaneo.

Tanti anche i riconoscimenti ottenuti. Nel 2002, il professor Decleva ha ricevuto il Premio della Fondazione del Centenario della Banca della Svizzera Italiana, mentre nel novembre 2010 gli è stato conferito il titolo di Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana.