Sesto: il consiglio comunale si fa dal vivo nonostante l’emergenza Covid

Il sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano e Giovanni Fiorino, presidente del consiglio comunale

A Sesto San Giovanni questa sera va in scena un consiglio comunale piuttosto importante: quello sull’approvazione del bilancio. Se i tempi fossero quelli di un ‘normale’ martedì sera di marzo non ci sarebbe niente di cui stupirsi ma con una città blindata dalle misure restrittive il fatto che l’amministrazione convocasse assessori e consiglieri in una sola aula ha scatenato grandi polemiche.

«In questi giorni ci siamo sentiti costantemente tra i gruppi di minoranza e abbiamo cercato in tutti i modi di scongiurare lo svolgimento di questo Consiglio monco, ridotto a sole tre ore e con interventi di soli 10 minuti per gruppo Consigliare – scrivono in una nota i consiglieri della lista civica ‘Insieme con Sesto al primo posto‘ -. Chi ha incarichi nelle amministrazioni pubbliche dovrebbe per primo fare la sua parte in questo momento di crisi sanitaria, rimanendo casa».

Anche il Pd è fortemente critico nei confronti della decisione della giunta: «Abbiamo dapprima chiesto che si rinviasse il consiglio comunale (la Legge infatti prevede che si possa approvare il bilancio entro maggio). Dato che non siamo stati ascoltati, abbiamo chiesto che almeno venisse svolto dando la possibilità di connettersi da casa, modalità già sperimentata per le riunioni di giunta e le commissioni consiliari delle scorse settimane. Anche questa proposta è stata bocciata». Alla fine del gruppo consiliare Pd sarà presente solo il consigliere Umberto Leo, che terrà l’intervento da 10 minuti.

Da parte sua, l’amministrazione rispedisce le accuse al mittente: «Per stasera sono state messe in campo tutte le misure di sicurezza necessarie, distanza di un metro, porte chiuse, gel igienizzante. non venire in consiglio è un chiaro pretesto». E il sindaco Roberto Di Stefano aggiunge che: «La sinistra al governo ha dato disposizioni molto chiare ai Comuni, autorizzandoli a compiere gli atti obbligatori e il bilancio rientra assolutamente tra questi. Inoltre, sottolineo che diversi Comuni amministrati dal centrosinistra, su tutti Milano, hanno approvato il bilancio in poco tempo proprio a causa dell’emergenza coronavirus. Come al solito la sinistra sestese non si smentisce mai, mettendo in atto un ostruzionismo dannoso per la città. Rinviando l’approvazione del bilancio come vorrebbe il Pd avremmo un Comune ingessato, senza nemmeno la possibilità di fare variazioni di bilancio per acquistare dispositivi sanitari come mascherine e gel igienizzante. Come fa il Pd a sapere quanto durerà l’emergenza coronavirus? Sanno in anticipo se la situazione migliorerà o peggiorerà? Dopo averci lasciato in eredità un Comune sull’orlo del fallimento, con un buco di bilancio milionario, ora sfruttano le difficoltà di questa particolare situazione per cercare di bloccare l’amministrazione comunale e tutta la città. Sono schifato dall’irresponsabilità dell’opposizione, soprattutto in un momento delicato come questo. Mentre noi stiamo lavorando ininterrottamente per gestire l’emergenza e tutelare la salute pubblica anche con atti amministrativi che danno operatività al Comune, come l’approvazione del bilancio, esiste ancora un gruppetto di persone che a prescindere da tutto rema contro e danneggia la cittadinanza».

Ma anche su questo la consigliera Monica Chittò, del Pd, ribadisce: «Nel bilancio in approvazione stasera non si entra nel merito delle misure economiche che verranno messe in campo per far fronte all’emergenza coronavirus. Tali misure verranno integrate più avanti con alcune variazioni e su queste siamo propositivi e pronti a collaborare».